Lamezia. Priolo: “Ci siamo fatti carico per dieci mesi di ogni responsabilità”
3 min di letturaLAMEZIA. Conferenza stampa di fine mandato dei commissari prefettizi all’indomani delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre.
Il commissario prefettizio Giuseppe Priolo ha ringraziato tutti per la collaborazione ricevuta negli ultimi dieci mesi di lavoro, periodo di sospensione dalla carica del sindaco Paolo Mascaro, “un lavoro prezioso del quale ogni Amministrazione deve essere fiera” ha detto.
“Ho voluto che fossero presenti – ha continuato – commissari, dirigenti titolari e quelli “in prestito”, che ringrazio per la pesante responsabilità che hanno accettato. Tutti loro sono i “componenti della squadra, senza i quali non avrei potuto fare nulla, soprattutto in un compito delicato come questo. Siamo qui dal 16 dicembre, sono passati quasi 10 mesi, abbiamo fatto fino a ieri pomeriggio 190 delibere e 245 della giunta municipale. L’approccio è stato quello di assumere tutte le responsabilità, perché il nostro compito era amministrare”.
Priolo ha passato in rassegna le principali attività portate avanti, riflettendo sulle potenzialità della città, dalla posizione strategica alla presenza di strutture, nonostante le gravi e pesanti criticità.
Priolo si è detto fiero dell’apertura dell’hub vaccinale, attualmente funzionante, che ha permesso l’utilizzo di un immobile altrimenti chiuso da oltre cinque anni.
“Per quanto riguarda la gestione dei servizi – ha aggiunto – è stato più complesso a causa della carenza di personale, che colpisce anche tante altre amministrazioni. Abbiamo fatto di tutto per far approvare il Piano del Fabbisogno, mancava la certificazione del rendiconto 2020, ma c’è una strada già tracciata col ministero che, se correttamente perseguita, potrà portare a riequilibrare la carenza di risorse”.
“Ho il rimpianto di non aver potuto completare tante cose – ha ammesso alla fine dell’intervento – ma ho la consapevolezza di aver fatto il possibile con il supporto di tutta la squadra. Mi piace segnalare la situazione dei finanziamenti, delle opere pubbliche, la nostra azione è stata quella di evitare che andassero perduti e abbiamo fatto dei piccoli miracoli. Siamo orgogliosi di lasciare un finanziamento di 98 milioni di euro. E siamo fiduciosi per altre richieste, come ad esempio il progetto di riqualificazione urbana. Abbiamo inoltre istruito il progetto Waterfront che sarei felicissimo se si realizzasse anche solo in parte. E abbiamo firmato il progetto per il collegamento stazione – aeroporto che sarà gestito interamente da Ferrovie Italiane”.
Infine, per quanto riguarda la questione del campo Rom di Scordovillo, il più grande in Italia se si esclude quello di Roma realizzato in maniera differente, ha assicurato che “il ministero ha stanziato un cospicuo finanziamento: sono previsti alloggi in tutta la regione per le famiglie rom. E’ iniziata l’attività di bonifica ed è in predisposizione una rete di videosorveglianza per avere una diretta visione delle zone adiacenti. Naturalmente – ha concluso – ognuno deve fare la propria parte. Noi l’abbiamo fatta”.
Il sub commissario Antonio Calenda ha fornito invece un bilancio finanziario, non troppo positivo: “I risultati sono negativi ma ci sono i mezzi e le opportunità per risolvere le varie criticità. La mancata riscossione dei tributi resta il problema principale, che poi si riflette su tutto. Abbiamo rimesso a posto LameziaEuropa, ottenuto in risultato importante con la Sacal e provato a gestire nella sua complessità le problematiche della Lamezia Multiservizi. Abbiamo contrattato con Sorical che si impegna a rinnovare le sue condotte, viste le tante criticità.
Mi auguro che chi seguirà, avrà la stessa fermezza che abbiamo usato noi”.
Si sono detti soddisfatti del proprio operato infine anche il segretario generale Carmela Chiellino e le dirigenti Nadia Aiello e Alessandra Belvedere.
Appunto finale del dirigente Marino, che sottolinea la carenza di personale anche nella polizia locale, ma all’orizzonte si potrebbe registrare qualche nuova assunzione che permetterebbe di incrementare le unità senza gravare sul bilancio.