Terza dose vaccino, Figliuolo: “Presto abbasseremo età”
3 min di letturaIl commissario: “Avanti senza indugio”. E aggiunge: Spero Natale possa essere un buon Natale”
Terza dose vaccino anti-covid, avanti senza indugio: presto sarà abbassata l’età.
Ad affermarlo è il commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, a margine di una riunione al Dirmei piemontese. “Ritengo che nei prossimi giorni scioglieremo le riserve e poi sarà resa nota la decisione che sarà sempre legata alle indicazioni delle evidenze scientifiche”, ha aggiunto.
“A breve incontrerò il ministro Speranza e gli scienziati per esaminare le evidenze scientifiche e per continuare senza indugio nella terza dose. Si arriverà progressivamente ad abbassare l’età, lo faremo a breve”, ha poi sottolineato il commissario.
“Oggi ancorché la curva epidemiologica sia in risalita il sistema tiene perché di pari passo non aumentano né i ricoveri né i decessi, bisogna continuare ad avere fiducia e accelerare sulla terza dose”, ha continuato Figliuolo.
“In questo momento – ha aggiunto – sono ancora convinto che dobbiamo usare l’arma della persuasione. Altre misure, oltre a quelle che il governo ha messo in campo finora al momento non ce ne sono, poi cosa farà’ il governo più avanti non sono in grado di dirlo dal governo. Oggi ci stiamo avvicinando verso il 90% quindi confido ancora nella saggezza dei cittadini”.
Figliuolo ha quindi ricordato che “a livello nazionale oggi siamo all’83,5% delle persone che hanno effettuato il ciclo completo, questo ci pone al 76% su tutta la popolazione italiana. Se consideriamo chi ha avuto almeno una dose siamo all’86,5% e ci pone intorno al 79% dell’intera popolazione. Questo fa sì che l’Italia sia di molto al di sopra della media europea”, ha detto ancora.
“Io spero che il Natale possa essere un buon Natale continuando con le misure di cautela e accelerando sulle terze dosi. Questo è il mio appello, accelerare sulle terze dosi e tutti quelli che ancora stanno pensando ci ripensino e completino il ciclo vaccinale perché è importante innanzitutto per se stessi ma è anche un atto di generosità verso gli altri”, ha sottolinreato.
“Siamo confidenti che, con l’organizzazione attuale in atto, siamo in grado di tenere un ritmo elevato e di essere in grado di erogare tutto ciò che viene chiesto dalla cittadinanza. Se dovessimo avere più avanti dei picchi ancora più elevati, e ci rendessimo conto che il sistema potrebbe non reggere, siamo in grado di attivare qualche ulteriore punto per la vaccinazione”, ha affermato Figliuolo rispondendo a chi gli domandava se, in vista di un ampliamento delle terze dosi, potrebbe rendersi necessaria l’attivazione di altri hub vaccinali.
“Adesso a livello nazionale non avremo più i picchi di luglio di 650mila. Secondo le mie stime, tra fine dicembre e febbraio potremo avere dei picchi che non supereranno mai 350mila somministrazioni al giorno”, ha aggiunto Figliuolo, osservando che “il Piemonte non arriverà mai sopra i 50-60mila, cosa che oggi è in grado di sostenere. Grazie agli accordi con i farmacisti, inoltre, oltre 500 farmacie nella regione potranno somministrare la terza dose”.