Lamezia. L’ultimo saluto a Costantino Fittante “un politico vero, non un politicante”
3 min di letturaCelebrati in duomo a Lamezia i funerali dell’onorevole Costantino Fittante, studioso e uomo politico, esponente di spicco della sinistra italiana.
LAMEZIA. Un cuscino di rosse rosse sul feretro e il picchetto d’onore col gonfalone della città accanto. Tra le tante persone convenute in cattedrale a rendergli omaggio molti rappresentanti del vecchio partito comunista in cui aveva militato per anni ricoprendo anche incarichi dirigenziali; a rappresentare l’amministrazione comunale il sindaco Paolo Mascaro.
Per le navate del duomo un silenzio che invitava alla riflessione, ad un dolore composto, ad una presa di coscienza precisa: con la scomparsa di Costantino Fittante se ne va una persona importante, un uomo che ha fatto tanto per la sua città, che non ha mai dimenticato gli ultimi, le persone che vivono ai margini della nostra società. “Costantino era un uomo vero, un vero politico. Con il suo comportamento, il suo rigore e la sua coerenza, ci ha insegnato come si fa la vera politica”. Queste le parole pronunciate da don Carlo Cittadino, parroco della cattedrale, durante l’omelia di questo pomeriggio.
“Per tutta la vita – ha ribadito don Carlo – è rimasto fedele al suo ideale politico, senza trasformismi, senza i cambi di casacca a cui spesso assistiamo nel panorama politico di oggi”. Poi il celebrante ha riferito di essersi soffermato diverse volte con Fittante, il quale gli aveva sempre detto di non essere credente “ma di avere ben compreso che era necessario impegnarsi per fare del bene agli altri, per difendere i ceti deboli”. “Ha avuto incarichi e ruoli di grande importanza ma su di lui non si è detto mai nulla – ha concluso don Carlo – nessuna macchia sulla sua carriera politica e sulla sua vita privata”.
A ricordarlo a conclusione della celebrazione eucaristica sono stati alcuni degli amici nonchè compagni di tante battaglie politiche come Tonino Malerba, Francesco Scarpino e l’ex sindaco Gianni Speranza. Nei loro interventi il ricordo di un uomo che ha fatto dell’impegno politico, nobilmente inteso, la sua missione di vita: una dedizione costante e continua di cui restano azioni, idee e progetti realizzati negli anni. A salutarlo pubblicamente anche il nipote Matteo che ha raccontato la bellezza e il fascino di avere un nonno così preparato e impegnato con cui si poteva parlare di tutto. Un punto di riferimento per i giovani di ieri e anche per tante giovani generazioni che in questi ultimi anni hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino e di potersi formare grazie ai suoi insegnamenti. “La storia del partito comunista era la sua storia – ha asserito il giovane Matteo – era uomo d’altri tempi perchè veniva da una scuola straordinaria che consente ancora oggi a noi di poter condividere il suo sapere, la sua immensa cultura”. m.s.