Covid: Corte dei conti, in Calabria non spesi 77 milioni su 115
2 min di letturaRelazione giudizio parificazione, deficit aziende inattendibile
CATANZARO. “I finanziamenti ottenuti dalla Regione Calabria nel 2020 per l’emergenza Covid sono stati, complessivamente, oltre 115 milioni di euro e, pur essendo stati integralmente impegnati al 31 dicembre 2020, si registrano pagamenti per soli 37 milioni 215 mila euro.
Significa che, a fine 2020, la parte preponderante (ben 77 milioni) è rimasta accantonata nei bilanci delle Aziende”.
Lo ha rilevato il procuratore regionale della Corte dei conti della Calabria Maria Aronica nella requisitoria nel giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione per il 2020.
“Per fronteggiare l’emergenza Covid – ha rilevato il magistrato contabile Stefania Anna Dorigo – il ministero della salute ha previsto, per la Regione Calabria, che ai posti letto in terapia intensiva già attivi prima dell’emergenza (146) vadano ad aggiungersi ulteriori 134 postazioni; inoltre ha previsto che vadano riconvertiti in posti di terapia semi-intensiva 136 postazioni.
Allo stato, sono stati attivati solo 4 posti in Tin all’ospedale spoke Cetraro-Paola (Asp di Cosenza), al costo complessivo di 394.298,10 euro”. Il magistrato ha anche sottolineato che “tutti gli interventi in corso”, sono “pianificati e previsti, nella loro realizzazione, nel 2022 inoltrato quando il ‘peso’ della pandemia sulle strutture sanitarie potrebbe essere differente grazie alla campagna vaccinale e all’uso di medicine più mirate”.
L’analisi della Corte sulle spese per la sanità, inoltre, “ha confermato, ancora una volta, come il deficit sanitario dichiarato sia totalmente inattendibile e probabilmente ampiamente sottostimato”.
Una situazione legata “in primis alla situazione dell’Asp di Reggio dove dal 2013 esiste una contabilità non fondata su documenti amministrativi, che rende impossibile ricostruire il quadro debitorio dell’Azienda” che avrebbe “una situazione debitoria potenzialmente dirompente, con passività che potrebbero toccare i 500 milioni di euro”.
Dall’esame dei risultati d’esercizio relativi al 2020, emerge che “tutte le Aziende hanno chiuso in perdita, per un totale di 267 milioni 167 mila euro. La situazione debitoria delle Aziende sanitarie e ospedaliere ammonta complessivamente ad oltre 1 miliardo 174 milioni di euro”. (ANSA).