Variante Omicron, booster vaccino abbatte rischio ricovero
2 min di letturaI dati Iss sull’efficacia dei vaccini anti covid contro la nuova variante
Variante Omicron più contagiosa, con tempi di incubazione che sembrano essere più rapidi.
Ma, contro la nuova variante del covid, la dose booster abbatte il rischio di malattia grave e, conseguentemente, di ricovero.
Lo ha spiegato ieri l’Iss nel Report esteso sull’andamento del coronavirus in Italia, parlando di efficacia dei vaccini contro la malattia grave al 97% con la dose aggiuntiva.
“L’efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa – si legge infatti nel report – sale rispettivamente al 86,6% e al 97,0% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster“. Inoltre, “rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia del vaccino nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni e tra i 91 e 120 giorni è pari rispettivamente al 95,7% e 92,6%, mentre cala all’88% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni“, spiega l’Iss.
Nel report anche la ‘fotografia’ dell’andamento della pandemia in Italia per fasce di età. Nell’ultimo mese, si legge, il tasso di ricovero nella fascia over-80 per i non vaccinati (568 per 100.000) è otto volte più alto rispetto ai vaccinati completi da meno di 120 giorni e 41 volte più alto in confronto ai vaccinati con booster. Il tasso di decesso nella fascia ‘over 80’, nel periodo dal 5 novembre al 5 dicembre scorsi, nei non vaccinati è circa dieci volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 120 giorni e 64 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster.
Nell’ultima settimana, inoltre, si osserva un aumento dell’incidenza in tutte le fasce d’età: in particolare nella popolazione di età 12-19 anni e la fascia di età sotto i 12 anni. “Nella classe di età 6-11 anni si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime settimane. Nell’ultima settimana si osserva anche un’impennata nell’incidenza per la classe di età 16-19 anni”, sottolinea il report.