Lavoro: licenziati protestano salendo su tetto casa di cura
2 min di letturaIniziativa a Cosenza di alcuni dipendenti della struttura
CATANZARO. Non accettano il licenziamento tre dipendenti della Casa di cura San Bartolo-Misasi, di proprietà del gruppo Igreco che questa mattina sono saliti sul tetto della clinica in piazza Crispi a Cosenza.
Secondo quanto si apprende, i tre uomini hanno con loro anche delle taniche di benzina con la quale sono pronti a cospargersi.
Al gesto si è arrivati dopo l’arrivo delle lettere di licenziamento e il mancato accoglimento da parte della proprietà delle richieste dei sindacati a conclusione della trattativa avviata che riguarda 51 dipendenti.
“Questa struttura, privata e convenzionata, da anni – ha dichiarato Ferdinando Gentile USB Cosenza – riceve milioni di euro dalle casse dello Stato ed ora, in piena crisi sociale, decide arbitrariamente di lasciare a casa 51 lavoratori. Una situazione inaccettabile che mina la stabilità economica di decine di famiglie e acuisce gravemente la crisi sociale che si vive a Cosenza. Da questa mattina i lavoratori e lavoratrici si trovano sul tetto della struttura in segno di protesta e ci rimarremo ad oltranza, fin quando non sarà convocato un tavolo di confronto dalla Regione Calabria alla presenza della San Bartolo srl, dell’Asp di Cosenza e delle organizzazioni sindacali. Il presidente Occhiuto prenda contezza della gravità della situazione e intervenga al più presto”.
Sul tetto della clinica è anche stato esposto uno striscione con scritto “Morrone=Igreco cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa”. (ANSA).