Lamezia. Campo rom Scordovillo, avviato dialogo tra istituzioni
2 min di letturaAncora un momento di confronto sulla delicata situazione del Campo Scordovillo di Lamezia Terme
Comunicato Stampa
Le questioni che riguardano l’area, oltre ad essere di stretta attualità in virtù della tutela ambientale, rivestono priorità anche sotto l’aspetto sociale.
In considerazione, quindi, dei diversi approcci con cui affrontare la vicenda, è fondamentale poter creare sinergie tra gli enti coinvolti, affinché si trovi la strada più idonea per fornire risposte al territorio.
Proprio per questo oggi, nella sede municipale di Lamezia Terme, abbiamo voluto dedicare un incontro di approfondimento inerente l’insediamento, tra l’altro tra i più estesi del Meridione e che insiste nella zona da decenni, anche alla luce dell’interessamento più volte palesato dal nostro presidente Roberto Occhiuto, il quale ha già assicurato la sua presenza alle prossime riunioni e garantito il massimo impegno, reperendo le risorse che dovessero essere necessarie, così da raggiungere un importante e auspicato obiettivo.
Insieme al deputato Domenico Furgiuele e al consigliere regionale Pietro Raso, dunque, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare il sindaco Paolo Mascaro, il vice sindaco Antonello Bevilacqua, l’assessore comunale alle Politiche Sociali Teresa Bambara e Antonietta D’Amico, presidente della commissione Sanità, Politiche Sociali e Ambiente, ritenendo prezioso e costruttivo avviare un dialogo interistituzionale che avesse come interlocutori prioritari i rappresentanti della Giunta comunale che, più di tutti, conoscono a fondo le esigenze della comunità che guidano.
Determinati interventi, per la loro eterogeneità, richiedono, infatti, una collaborazione strutturata che, all’insegna dell’unità di intenti, riesca a produrre delle soluzioni che siano non solo condivise ma programmate con la massima attenzione.
In questa fase si sta perciò lavorando a tutti i livelli cosicché si avvii un percorso proficuo, guardando sia alle urgenze indifferibili, quali una bonifica di natura ambientale, sia ai bisogni della città di Lamezia nonché di coloro che vivono in una condizione di precarietà, in primis i minori cui abbiamo il dovere di assicurare quei diritti che all’infanzia non dovrebbero mai essere negati.