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“I comunisti della Calabria ripartono da Polistena”

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C’è molta attesa per il Congresso regionale del PCI della Calabria che si terrà nella mattinata di domenica 6 febbraio alla Sala Condello a Polistena dove da qualche mese la comunità è ritornata ad essere amministrata dal partito che annovera i simboli della falce e martello su bandiera rossa coniugando anche la prospettiva più avanzata e tecnologica della piattaforma Berlinguer nata nel 2019

Comunicato Stampa

Seppure il PCI non sia stato presente alle ultime elezioni regionali, ha vinto la sua battaglia politica a Polistena, dopo otto mesi di gestione commissariale e di assenza di guida politica in Comune.

Ma la Calabria tutta richiede un cambiamento di rotta che sembra non concretizzarsi stante l’immobilismo della nuova maggioranza regionale del Presidente Occhiuto da poco insediata, specie sui temi della ripresa economica e della sanità.

Da Polistena i comunisti ripartiranno per riorganizzare le lotte e le speranze di migliaia di giovani che si rispecchiano nei valori della Costituzione e non in una classe politica che ormai dopo il brutto sipario dell’elezione del Presidente della Repubblica, sta volgendo al tramonto.

Ripartire dalla propria storia, dai propri ideali, dalle visioni quotidiane, per costruire una prospettiva avanzata nel XXI secolo per i comunisti entro un fronte più largo della sinistra plurale e di classe che punti a rilanciare in Calabria i temi del lavoro e del meridionalismo, dell’equità sociale e territoriale, della sanità e della scuola pubblica nell’epoca delle opportunità del PNRR ma anche dello spropositato e crescente divario tra ricchi e poveri, tra regioni frugali e regioni subalterne.

Sarà presente il segretario nazionale del PCI Mauro Alboresi, per la prima volta a Polistena che concluderà i lavori introdotti dalla relazione di Michele Tripodi, attuale Sindaco comunista di Polistena e componente della Direzione Nazionale del PCI. E’ notizia recente l’impegno del PCI per promuovere un referendum per l’abolizione dei vitalizi regionali e l’abbattimento delle indennità degli amministratori locali dopo l’aumento automatico delle stesse imposto dalla legge finanziaria 2022.

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