Donna si rompe il bacino in ospedale. Lametini hanno diritto a un ospedale normale
2 min di letturaQuanto avvenuto nei giorni scorso all’ospedale di Lamezia, denunciato da una cittadina attualmente costretta a casa a causa del trauma riportato, non può lasciarci indifferenti, né può passare come uno dei tanti “gridi di allarme” che durano pochi giorni
Comunicato Stampa
I tanti particolari denunciati dalla donna, dalla mancata segnalazione del guasto dell’ascensore che ha messo la donna nelle condizioni di cadere e fratturarsi il bacino all’assenza di personale che potesse soccorrerla dopo la caduta al servizio di emergenza fuori distretto, certificano una situazione del nostro ospedale che non è più tollerabile.
Rendiamoci conto: non è normale, all’interno di una struttura ospedaliera, dover chiamare persone all’esterno per essere soccorsi; non è normale bloccare l’accesso a un ascensore guasto, a danno provocato, con un raccoglitore di rifiuti, come se si trattasse di un ospedale delle zone più degradate dall’Africa o del Sudamerica.
Certamente il personale sanitario del nostro ospedale, tra mille difficoltà, fa il massimo ogni giorno. Siamo ben evidenti delle drammatiche carenze di personale. Oltre gli sforzi davvero impagabili dei singoli operatori, questa vicenda conferma un sistema che non regge neppure ad episodi che possono capitare ogni giorno.
Il tempo degli annunci è finito: il presidente della Regione e commissario alla sanità regionale affronti immediatamente la questione dell’ospedale di Lamezia e i rappresentanti istituzionali del territorio, dal sindaco ai consiglieri regionali ai parlamentari, facciano ogni sforzo per mettere fine a questa situazione inaccettabile.
Prima di parlare di grandi progetti o di altro, si riparta da quanto denunciato da questa cittadina. Si dia ai cittadini di Lamezia Terme e del comprensorio un ospedale “normale”, che risponda alle istanze basilari di ogni cittadino.
Movimento Lamezia Bene Comune