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Ucraina: da Calabria al confine per portare aiuti e farmaci

2 min di lettura
Ricordate vittime in prima giornata nazionale in memoria vittime

Il viaggio di tre volontari partiti dalla Piana di Gioia Tauro


PALMI. Ha ricevuto un messaggio con una richiesta di aiuto da parte di un giovane ucraino che aveva conosciuto alcuni anni fa e con cui era rimasto in contatto e, assieme alla moglie Debora e al sostegno dell’Associazione “Il mio amico Jonathan di Palmi”, ha subito allestito una raccolta di beni di prima necessità per le popolazioni martoriate dal conflitto bellico in tutta la piana di Gioia Tauro.

Sono state tantissime le donazioni di beni di prima necessità, tra medicine e derrate alimentari, che Francesco Trentinella di Palmi insieme ad altri due volontari, Alessandro Iannello e Calin Teodor Mitre, detto Carlo, hanno portato a Siret, città rumena ai confini con l’Ucraina.

Dopo 38 ore di viaggio, non esente da difficoltà – neve alta, montagne, un guasto al motore – i tre volontari hanno consegnato gli aiuti umanitari e hanno potuto constatare personalmente i risultati delle atrocità della guerra come la presenza di tanti minori soli e la presenza di migliaia di profughi arrivati a bordo di auto con la scritta “bambini”.

Appena rientrati a casa dopo avere portato a termine la loro missione di pace, qualcuno ha chiesto loro : perché avete fatto tutto ciò?

La risposta di Francesco è stata semplice ma sincera: “Poiché Iddio ha tanto amato il mondo da dare il suo unigenito figliuolo, allo stesso modo noi abbiamo sentito in cuor nostro il desiderio di dare tutto noi stessi per poter rispondere a quella richiesta di aiuto proveniente dal popolo ucraino”. (ANSA).

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