Lamezia: le bare “posteggiate” una questione di dignità umana e sociale
2 min di letturaIl coordinatore regionale Italexit con Paragone – Calabria, Massimo Cristiano, raccoglie e divulga la denuncia di alcune associazioni locali del territorio di Lamezia Terme, per quanto concerne lo scandaloso problema delle bare “posteggiate”
Comunicato Stampa
Nei luoghi preposti al riposo eterno riecheggiano, purtroppo, le voci dei familiari dei deceduti, stanchi di dover fare i conti con alti costi e molteplici disservizi. Inutili fino ad oggi le numerose segnalazioni, nessuno è stato in grado di fornire risposte o prospettive concrete, portando all’esasperazione una situazione già di per sé drammatica.
La cittadinanza si sente abbandonata e vessata dal continuo invio di cartelle esattoriali da parte dell’amministrazione locale, senza ricevere alcun servizio efficiente in cambio.
Tra le carenze denunciate c’è anche la mancanza di personale: per i tre i cimiteri lametini ci sono soltanto nove lavoratori attivi, in condizioni di lavoro al limite.
La questione dei defunti “posteggiati” da mesi, in attesa che possano trovare anche loro un posto nel cimitero per essere tumulati, è uno scandalo sociale che grida vendetta.
Avrebbero dovuto esserci ben 300 posti in più, realizzabili attraverso un finanziamento di circa 400mila euro: 160 a Nicastro, 80 a Sambiase e 40 a Sant’Eufemia, ma nulla sembra muoversi nei meandri dell’amministrazione Comunale.
Un’ulteriore ed odiosa presa per i fondelli per i cittadini si configura con la costrizione al doppio pagamento per la mancanza di loculi comunali. I defunti, infatti, vengono inizialmente lasciati nella sala osservazione per 15, 20 giorni e anche oltre. Successivamente, chi ne ha la possibilità, tenta di trovare un loculo momentaneo pagando il Comune.
Quando poi, finalmente, esce la disponibilità di un loculo comunale assegnato, il cittadino si trova nuovamente a dover mettere mano al portafoglio, così da poter togliere i resti del proprio caro dalla postazione temporanea per poi tumularlo nella nuova sede preposta, con l’aggravio del pagamento del medico legale.
Simili situazioni ci vengono segnalate da molti altri cittadini calabresi (e non solo), sul tutto il territorio.
Vista la non secondaria importanza della questione, teniamo a porre l’attenzione su questo elemento fondamentale per la dignità umana e sociale.
Per segnalazioni sulle vostre città inviare una email all’indirizzo: italexit.calabria@gmail.com
Massimo Cristiano
Coordinaore Regionale
Italexit con Paragone – Calabria