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Casartigiani, Aricò si dimette: «Episodi incresciosi e finalità saltate»

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giovanni arico

Dai boicottaggi, ai metodi di lavoro arcaici alla scarsa propensione all’associazionismo. L’ex segretario regionale spiega perché lascia l’incarico

Comunicato Stampa

«Adesso Basta. Mi dimetto». Il segretario regionale di Casartigiani Giovanni Aricò Segretario Regionale Casartigiani Calabria, rassegna le dimissioni dall’incarico ricoperto fino ad oggi e portato avanti con passione, professionalità e a titolo gratuito. «Ringrazio tutti – afferma –  ma questa scelta è la conseguenza di reiterati episodi incresciosi che, a ben vedere, ormai da tempo, hanno costituito una “minaccia” sia alle finalità che Casartigiani ha sempre inteso promuovere, che alla mia persona. Per spirito di verità voglio evidenziare solo alcune prese di posizione che il presidente della Federazione Regionale, insieme ad alcuni presidenti provinciali, hanno ritenuto opportuno fare stravolgendo gli obiettivi che ci eravamo prefissati, come la crescita dell’associazionismo di Casartigiani e la crescita del sistema imprenditoriale calabrese».

Parole importanti e ben pesate che Giovanni Aricò esprime dopo che ha riscontrato l’ennesima presa di posizione del Cav. Eugenio Blasi, presidente Casartigiani Calabria che, secondo Aricò, per assecondare la richiesta del presidente dell’ Upa/Reggio Cal., Misitano, avrebbe boicottato una serie di attività tra le quali la manifestazione che lo stesso segretario regionale, insieme ai rappresentanti delle altre organizzazioni datoriali dell’artigianato, aveva concordato di organizzare per il tre marzo scorso al fine di informare l’opinione pubblica sulle difficoltà delle imprese artigiane calabresi a seguito della seguito della pandemia,  sui rincari energetici che stanno gravemente danneggiando le imprese e sulle politiche attive che la Regione Calabria deve mettere in atto.

Ma per Aricò ci sarebbe state anche una serie di «prese di posizioni non costruttive che non hanno permesso di effettuare un congresso regionale, né di organizzare incontri del Consiglio della Federazione Regionale Casartigiani, luogo deputato a delineare gli obiettivi e la strategia della Federazione Regionale Casartigiani a sostegno del sistema imprenditoriale calabrese».

«È evidente che la misura è colma – affonda ancora l’ormai dimesso segretario -. Dispiace che la Confederazione Casartigiani, in considerazione a quanto detto si soffermi soltanto al grado di rappresentatività continuando a sostenere queste associazioni provinciali con presidenti di veneranda età che pensano di essere in grado di dare risposte alle imprese utilizzando metodi di lavoro arcaici, anziché impegnarsi ad offrire servizi professionali adeguati ai tempi e che hanno come obiettivo soltanto “tenersi una poltrona”.  Dall’altro lato – continua Aricò –  i risultati sono noti a tutti (anche se molte associazioni provinciali  fanno finta di niente), la Federazione Regionale Casartigiani Calabria negli ultimi anni ha una continua sensibile riduzione degli  associati. Per questo – conclude –  è arrivato il momento di dare un taglio, posso solo dire che ho fatto quello che  mi è stato possibile fare, adesso è il momento di uscire e di essere libero».

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