Il Liceo Coreutico “Campanella” celebra la Giornata Mondiale della Danza
3 min di letturaL’International Dance Council dell’UNESCO ha istituito nel 1982 la Giornata Mondiale della Danza che in ricordo della nascita di Jean-Georges Noverre, grande coreografo e ballerino francese considerato l’inventore del balletto moderno, si celebra in tutto il mondo il 29 aprile
Il Liceo Coreutico del “Tommaso Campanella”, anche quest’anno, guidato dai docenti Stefania Greco e Roberto Tripodi, ha voluto unirsi ai tanti ballerini di tutto il mondo per celebrare un’arte radicata nella storia di tutti i popoli. Infatti, tra le ragioni della Giornata, fondamentale è il significato di interculturalità, solidarietà, fratellanza che la danza, in tutte le sue forme, trasmette.
“Il Liceo coreutico – afferma la dott.ssa Mustari, dirigente del “Campanella” – nella sua prospettiva culturale, è una palestra di formazione che, al linguaggio verbale coniuga il linguaggio del corpo nella trasmissione di emozioni pure, originali, autentiche che richiamano ad un’umanità più consapevole dei valori e del senso della vita. Ma studiare danza significa anche conoscere la storia, la cultura e i diversi linguaggi che raccontano l’Uomo”.
Presenti, per l’occasione, al Polo della Musica e della Danza, aula “Carla Fracci”, ballerini ed esperti di fama nazionale: Rebecca Storani, Lusymay Distefano, entrambe enfant prodige nel mondo della danza e il dottor Romeo Cuturi, fisioterapista e preparatore fisico presso la Scuola di ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala i quali, con il loro racconto hanno offerto un bellissimo affresco, dai colori vivaci e dalle pennellate in “punta di piedi”. “Un mondo “danzante” – afferma Rebecca Storani – che si nutre di arte, che armonizza la mente e il corpo liberando le emozioni” Certo -continua la ballerina- perseguire un sogno significa, a volte sacrificare gli affetti più vicini, allontanarsi dalla famiglia, rinunciare ad una normale quotidianità”.
Lusymay Distefano, meravigliosa protagonista dello Schiaccianoci messo in scena dal direttore della scuola di ballo Frederic Olivieri, dimostra quanto la tenacia sia fondamentale nella realizzazione dei propri progetti e quanto la passione rappresenti il motore trainante dei sogni; bloccare l’esodo dei tanti aspiranti ballerini e aprire una scuola di ballo professionale in Sicilia per dare la possibilità a tutti i giovani talenti di studiare professionalmente anche vicino alla propria casa.
Numerose le domande dei ragazzi del Campanella, i quali ascoltando gli ospiti si sono proiettati in una realtà che desiderano essere, nel prossimo futuro, la loro realtà! A sostenere le “menti danzanti” degli studenti, il prof. Roberto Tripodi che dopo aver ricordato Carla Fracci ha voluto arricchire la mattinata riportando il messaggio che quest’anno accompagna le celebrazioni della Giornata Internazionale della Danza, scritto da Kang Sue-jin, danzatrice e direttore Artistico del Korean National Ballet.
“Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato almeno una volta”. (Friedrich Nietzsche)