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La decennale esperienza politica ed amministrativa di Gianni Speranza nel libro “Una storia fuori dal comune. Lamezia-Italia”

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Scoppetta Manfredi De Sensi Speranza

Momenti difficili, gioie, difficoltà e fatiche, ripercorsi  da Gianni Speranza nel libro “Una storia fuori dal comune. Lamezia-Italia”, Rubbettino Editore, scritto con il contributo del giornalista Salvatore D’Elia, e presentato nel corso di un incontro promosso dall’Uniter di Lamezia Terme, presieduta da Costanza Falvo D’Urso, hanno fatto rivivere un pezzo del Sud, qual è la città di Lamezia Terme, in tutti i suoi aspetti positivi e negativi, offrendo a tutti la possibilità di esplorare un periodo certamente non del tutto conosciuto.

A relazionare sull’opera la professoressa Giovanna De Sensi Sestito e il professore Francesco Scoppetta i quali hanno messo in luce magistralmente la storia amministrativa e politica della città di Lamezia Terme, una città vivace e sofferente, minata dalla criminalità organizzata e attraversata da rilevanti eventi storici come la visita di Napolitano e Benedetto XVI e da tragedie che hanno afflitto la comunità come la strage dei ciclisti del 5 dicembre 2010.

Per dieci anni, dal 2005 al 2015, Lamezia Terme è stata guidata  dal sindaco Gianni Speranza il quale ha anteposto il bene comune ad ogni altra cosa cercando di contrastare i mali che si si sono riproposti puntualmente nel corso degli anni e portare avanti i grandi progetti capaci di fare acquisire visibilità alla città nel panorama nazionale.

«Il libro – ha affermato  Giovanna De Sensi Sestito – non è un diario di esperienze, né un libro autobiografico, ma una riflessione a posteriori e attenta sulle vicende che ci hanno fatto conoscere la storia della città più da vicino e i retroscena d’allora meno visibili oltre alla realizzazione concreta di opere culturali e strutturali della città (Strade, pista ciclabile, parchi, sede dedicata agli artisti, Università Agraria a Palazzo Braschi, rivalutazione dell’Abbazia Benedettina ed altro). Misura, modestia, operazione di verità e coerenza politica alla base dei risultati raggiunti sullo sfondo di una dimensione umana e cordiale».

Sollecitato dal giornalista Gianfranco Manfredi, moderatore dell’incontro, il professore Francesco Scoppetta ha sottolineato la risonanza sui giornali locali e nazionali riscossa dal libro che «servirà, fra 50 anni,  a far capire agli storici del futuro che cosa era Lamezia Terme all’inizio del terzo millennio, una città depredata dai politici da allora fino ad oggi. Il libro, dunque, per Scoppetta è «una struggente e sincera  confessione della solitudine di cui parla l’autore e di quello che ha potuto o saputo fare in dieci anni di amministrazione e anche della sensazione di inadeguatezza ad affrontare le catastrofi che cadono addosso».

Scoppetta e Manfredi

Evidenti le difficoltà incontrate da Gianni Speranza nell’amministrare la città di Lamezia Terme senza avere una maggioranza ma tuttavia in possesso delle abilità del grande politico che resiste a tutti gli attacchi che mirano a farlo cadere stipulando opportuni accordi e nel contempo pronto a dovere fare i conti con la presenza della mafia.

In riferimento alla zona grigia di cui si parla, il professore  Scoppetta ha sostenuto che essa non esiste perché  «o si sta con la mafia, che ha spaccato la città in due, o si sta contro di essa, o si sta di qua o di là, e per operare una scelta responsabile bisogna avere coraggio. Fare il sindaco in queste condizioni  – ha ribadito – è stato terribile».

Lina Latelli Nucifero

 

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