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Le opere di Mattia Preti in un convegno del Rotary e AIParC

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Le opere di Mattia Preti in un convegno del Rotary e AIParC

Nei monti della Sila nel borgo di Taverna, nel 1613 nacque Mattia Preti uno degli artisti più importanti del Seicento, tra i maggiori del Meridione che morì nel 1699 a la Valletta a Malta

Il suo successo gli valse anche la nomina a cavaliere di Malta, tanto da esser soprannominato “il Cavalier Calabrese”.

Molte delle sue opere hanno subito un processo di restauro grazie al quale è stato possibile conoscere ulteriori dettagli sulle stesse, avvalendosi di indagini scientifiche dirimendo così alcuni dubbi.

Allo scopo di conoscere meglio questi recenti studi sulle opere del cavaliere calabrese è stata organizzata una giornata incentrata sulla conoscenza e le opere di Mattia Preti da parte del Rotary del Distretto 2102 della Calabria presieduto dal Governatore Fernando Amendola, (il quale vanta una lunga carriera di incarichi distrettuali, che lo hanno portato nel 2102 all’attuale carica di Governatore), in collaborazione con AIParC nazionale, (presieduto dalla professoressa Irene Tripodi).

Dopo un saluto dunque da parte del Sindaco di Taverna: Sebastiano Tarantino (che ha spiegato quanto si è fatto e si ha in programma di realizzare per la città), del Governatore Fernando Amendola del Distretto 2102 della Calabria che ha portato i suoi saluti e della Presidente di AIParC Nazionale  Irene Tripodi alla presenza dei Presidenti Vito Verrastro del Rotary Club di Catanzaro, Michele Zoccali del Rotary di Catanzaro tre colli oltre che di altre rappresentanze degli Enti citati, della presidente di AIParC Lamezia Terme Dora Anna Rocca in rappresentanza del centro territoriale di Catanzaro, i soci AIParC e del Rotary presenti hanno avuto la possibilità di visitare le due antiche Chiese di Taverna: la Chiesa di Santa Barbara e quella di San Domenico, contenenti opere del Mattia Preti anche grazie a guide turistiche molto competenti che con devozione hanno saputo raccontare le opere dell’artista evidenziandone la maturazione artistica attraverso tre periodi principali: iniziale, intermedio, tardivo, quando il Preti grazie anche ai suoi viaggi tra Italia e Malta maturò uno stile pittorico che lo ha reso unico.

Oggi le sue opere sono conservate in diversi musei del mondo, Dopo la visita alle Chiese di Taverna la giornata dedicata al grande artista ha avuto il suo proseguo in un noto hotel di Villaggio Mancuso nel contesto di un convegno moderato dalla docente e giornalista Rocca, in qualità di presidente AIParC  Lamezia Terme.

Dopo i saluti del Governatore del Rotary del Distretto 2102 Amendola e dei Presidenti del Rotary: Verrastro, Zoccali e di AIParC Tripodi, hanno relazionato con illustri relatori del calibro di: Maria Luisa Neri vicepresidente e direttore dipartimento cultura AIParC, che ha illustrato dei momenti salienti dell’epoca barocca con alcuni degli accadimenti che caratterizzarono questo secolo rendendolo di  grande sviluppo e cambiamento, Salvatore Timpano esperto d’arte e direttore dipartimento AIParC: Arte e Patrimonio materiale e immateriale che ha illustrato tramite delle slide molte opere dell’artista e Giuseppe Mantella restauratore noto a livello internazionale che ha illustrato ai presenti alcuni dettagli sulle tele del Preti da lui stesso restaurate (circa 40) che consentono non solo di risalire alla datazione esatta dell’opera e della sede di realizzazione ma anche alla modalità con la quale essa è stata realizzata dimostrando così ad esempio che il famoso dipinto  Autoritratto di Mattia Preti.

Dettaglio della Predica del Battista (1684 circa),posto nella Chiesa di San Domenico, Taverna non è stato realizzato nel paese natìo dell’artista, ma a Malta.

Con tale opera lui volle tramandare ai posteri quelli che potevano essere considerati gli aspetti più importanti della sua vita: il talento creativo e l’appartenenza a un Ordine di nobili Cavalieri.

La moderatrice Rocca ha anticipato al noto restauratore nel corso dell’incontro che il suo nominativo è stato proposto tra i candidati meritori di ricevere il Premio Demetra proposto da AIParC giunto quest’anno alla sua terza Edizione.

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