Dalla “Giornata internazionale della biodiversità 2022” alla “Laudato Si“ di Francesco
4 min di letturaL’impegno delle Acli Terra nella tutela dell’ambiente
Comunicato Stampa
«La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare».
In queste concrete indicazioni di fiducia, nel presente e nel futuro, di Papa Francesco troviamo tutta la coerenza del nostro essere cristiani verso un impegno di salvaguardia e sicurezza del pianeta.
E tutto questo lo possiamo fare come singoli o associati nelle molteplici organizzazioni in cui operiamo per il bene comune e per azioni di solidarietà e sussidiarietà.
Acli Terra è una storica Organizzazione Professionale che opera in agricoltura e lo fa partendo da un paradigma sostenibile e praticato per la salvaguardia della natura e dei prodotti che provengono da un ambiente sano e coltivato con cura. Siamo dunque molto attenti a quanto vuole significare la Giornata internazionale della biodiversità che si intreccia fortemente all’appello più contemporaneo della “Laudato sì “ di Francesco.
La Giornata venne istituita e adottata dall’Assemblea delle Nazioni Unite, trenta anni fa con la Convenzione sulla diversità biologica, precisamente il 22 maggio del 1992. D’altra parte la Commissione Europea con la “Strategia europea per la biodiversità” volle indicare alcuni obiettivi precisi con un orizzonte temporale fissato al 2030, data entro la quale bisognerebbe invertire la tendenza alla «perdita di biodiversità e concretizzare azioni di aumento delle superfici agricole verso il biologico, tutela degli ecosistemi marini, un importante cambiamento climatico, la riduzione continua dei pesticidi e fertilizzanti».
Tutte problematiche che devono coinvolgerci per contrastare il negativo cambiamento climatico e che destano allarme, legato però alla chiamata per una consapevole e sostenibile biodiversità. La Terra è patrimonio comune, in un mondo che si trova sostanzialmente smarrito per i tanti rischi che minacciano la sua salvaguardia.
I ragionamenti di Papa Francesco nella Laudato Si siano per ognuno di noi un cammino da seguire per un obiettivo superiore…conservare la casa comune per le future generazioni. In buona sostanza le sue parole ci chiamano ad un impegno diverso e mirato, in particolare verso «I giovani che esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi».
La nostra condizione non può essere solo di allarme, è soprattutto di emergenza reale che può essere contrastata attraverso una nuova solidarietà universale per coltivare e custodire il giardino del mondo.
Il devastante periodo della pandemia, purtroppo ancora non concluso, ci deve porre delle domande sostanziali che riguardano la tutela della nostra salute e tutto questo potrà avvenire se si parte dalla convinzione e dalla conversione per favorire la salvaguardia dei luoghi dove viviamo ed operiamo.
La perdita di biodiversità va contro la nostra salute, va contro l’uomo che sin dalla sua genesi è stato naturalmente vocato ad amare la famiglia ed i luoghi che tutelano la convivenza sociale ed umana.
Gli ecosistemi e le realtà agro-ecologiche sono un capitale naturale dell’umanità a cui bisogna dedicare maggiore difesa come cittadini e organizzazioni professionali agricole o ambientaliste.
Abbiamo bisogno di maggiori sentinelle alla salvaguardia del creato. Essere custodi, entrare in questa forma culturale di rispetto per la natura potrà essere un pilastro di tutela e vedere il futuro con maggiore fiducia.
Per tutto questo Acli terra guarda alla Giornata internazionale della biodiversità come un appuntamento che deve suscitare negli uomini lo spirito di impegno autentico per qualcosa che è alla base della tutela dell’umanità.
Ed infine, per stare sul punto, non possiamo non tenere conto del fatto che il PNRR Italia, alla Missione 2 – Rivoluzione Verde e transizione Ecologica mette nel conto una spesa di ben 59,47 miliardi di euro, nello specifico per: Economia circolare e agricoltura sostenibile – Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile – Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici – Tutela del territorio e della risorsa idrica. Questo è un pezzo importante da realizzare a casa nostra per la tutela del pianeta.