Prima Festa del nome Italia, PD Lamezia: persa una grande opportunità
3 min di lettura“Chiediamo al sindaco Paolo Mascaro un chiarimento pubblico sulla vicenda che, tra l’altro, crea un danno economico ai commercianti e operatori del settore della nostra Città”
Quanto reso noto dall’Associazione Culturale Calabria Prima Italia ha dell’incredibile. La “Prima Festa del nome Italia” che, inizialmente, doveva svolgersi il 18 giugno a Lamezia Terme, si svolgerà, invece, a Squillace.
E questo perché l’Amministrazione comunale di Lamezia ha fatto dietrofront dopo che in un primo tempo aveva aderito all’iniziativa promossa da un apposito Comitato formato, su input dell’associazione Calabria Prima Italia, dalla rivista “Lamezia Storica”, dal “Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia” di Squillace, dall’associazione culturale “Università delle Generazioni” di Badolato e dagli “Amici della Calabria” di Agnone del Molise, per poi annullare il tutto “a causa di problemi sorti all’interno della Giunta” secondo quanto riferito dalla stessa Associazione Culturale Calabria Prima Italia, secondo la quale Lamezia Terme ha rinunciato a scrivere una bella pagina della storia e dell’identità di sé stessa e della Calabria, dove il nome Italia è nato 3500 anni fa da re Italo (come affermano i più antichi storici e lo stesso Aristotele) proprio nell’Istmo tra i golfi di Lamezia e di Squillace.
Abbiamo anche appreso che la stessa Associazione culturale “Calabria Prima Italia” il 14 marzo scorso si era fatta promotrice (ricevendo già significative adesioni) pure della idea di realizzare istituzionalmente una statua a Re Italo, fondatore della prima Italia territoriale e politica.
La nostra Città, dunque, ha perso una grande opportunità non solo dal punto di vista culturale ma anche sotto tanti altri aspetti dal momento che per la “Prima Festa del Nome Italia” – per come ha riferito l’Associazione – erano già state invitate le più alte cariche dello Stato, dei ministeri, della Regione, delle forze armate, nonché la Prefettura, gli Enti e le autorità militari territoriali e persino le ambasciate e le associazioni degli emigrati e gli istituti di cultura italiana all’estero.
Come Pd, visto il silenzio dell’Amministrazione comunale, chiediamo al sindaco Paolo Mascaro un chiarimento pubblico sulla vicenda, che, tra l’altro, crea un danno economico ai commercianti e operatori del settore della nostra Città, e, soprattutto, sul perché il 30 aprile scorso la Città di Lamezia Terme (dove tra l’altro è dedicato un luogo della Città, Piazza Italia di Sant’Eufemia Lamezia) ha rinunciato all’invito di far svolgere a Lamezia l’importante iniziativa e, in particolare, di che natura sarebbero questi “problemi sorti all’interno della Giunta”.