“Festa del Nome Italia”, Gianturco e Rubino: Amministrazione spieghi dietrofront
2 min di letturaGianturco e Rubino: “Manca programmazione nella cultura e nel turismo”
Comunicato Stampa
“Il Comune di Lamezia Terme ha annullato la disponibilità ad organizzare la prima ‘Festa del Nome Italia’.
La notizia ci lascia perplessi e basiti in quanto l’amministrazione comunale, in un primo momento, aveva aderito all’iniziativa promossa da un comitato formato, su iniziativa dell’associazione Calabria Prima Italia, dalla rivista Lamezia Storica, dal Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia di Squillace, dall’associazione culturale Università delle Generazioni di Badolato e dagli Amici della Calabria di Agnone del Molise”.
Lo affermano Mimmo Gianturco e Rosy Rubino del gruppo consiliare Fratelli d’Italia che annunciano la presentazione di una mozione.
“Non solo – aggiungono i consiglieri comunali – chiediamo chiarimenti al sindaco della città sulle motivazioni di questo dietrofront, ma l’occasione è propizia per capire quale strategia stia mettendo in campo il Comune di Lamezia Terme per lo sviluppo culturale e turistico del territorio. Una strategia che, secondo noi, deve essere diretta in una duplice direzione: da una parte contribuire alla crescita sociale e culturale del territorio e dall’altra generare un indotto per la città in termini economici. I due aspetti non possono essere scissi. Sembrerebbe, invece, che siano distinti e distanti tra di loro; si naviga a vista senza una reale programmazione e senza, inoltre, che tra il comparto della cultura e quello del turismo si crei quella sinergia che possa portare sviluppo all’intera area del lametino. Siamo, ormai, prossimi alla stagione estiva e la mancata attuazione del piano spiaggia, approvato nel 2015 all’epoca del sindaco Speranza, riduce notevolmente l’afflusso turistico sul nostro territorio con conseguente ricadute negative sulle possibili presenze nei nostri luoghi di cultura, peraltro in gran parte chiusi. Né tantomeno è stato realizzato il tante volte annunciato percorso turistico del territorio per visitare i luoghi della cultura. Non è più possibile tollerare tale stallo. Non serve a nulla la politica degli annunci se quasi nessuno dei progetti risalenti agli ultimi dieci anni è stato portato a compimento. Occorre necessariamente invertire la rotta. Serve un approccio diverso e un deciso cambio di passo da parte dell’esecutivo lametino”.