Molestie sessuali a studentesse, professore ai domiciliari
2 min di letturaE’ successo a Trebisacce. Fatti segnalati dalle vittime alla dirigente della scuola
TREBISACCE. I carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari un professore di un istituto superiore di Trebisacce con l’accusa di molestie sessuali ai danni di alcune studentesse, tutte minorenni.
I fatti, iniziati nel 2018 e protrattisi fino ad oggi, sono stati segnalati dalle vittime alla dirigente della scuola, che a sua volta ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Castrovillari.
L’arresto è stato fatto dai militari della Compagnia di Trebisacce e della sezione di polizia giudiziaria della Procura in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip.
La notizia dell’arresto é stata diffusa dalla Procura con una nota a firma del Procuratore, Alessandro D’Alessio. “L’attività nasce – è detto nel comunicato – da diverse segnalazioni, circa i comportamenti del professore, effettuate da alcune alunne al dirigente dell’istituto. Quest’ultimo, dopo avere raccolto le dichiarazioni, ha inviato alla Procura di Castrovillari un’articolata denuncia sui fatti emersi. L’ufficio, quindi, provvedeva all’immediata iscrizione della notizia di reato.
L’indagine successiva si articolava essenzialmente sull’assunzione delle testimonianze di numerose studentesse le quali fornivano una versione concordante sui consueti, illeciti, atteggiamenti che l’insegnante avrebbe assunto nei loro confronti, spesso anche durante l’orario di lezione, e, in ogni caso, sempre all’interno dell’istituto scolastico”.
“All’esito delle informazioni, assunte direttamente dal magistrato della Procura della Repubblica di Castrovillari – si afferma ancora nella nota – il giudice ha condiviso la valutazione dell’ufficio inquirente circa la sussistenza di un quadro di gravità indiziaria. Tale quadro sarà sottoposto alle verifiche che saranno imposte dalla versione che l’indagato fornirà al giudice ed al pubblico ministero e che sarà oggetto, nel rispetto della fase attuale del procedimento e della presunzione d’innocenza, ad un’altrettanta rigorosa valutazione”.
“Le indagini – conclude il procuratore D’Alessio – si collocano nell’ambito della grande attenzione che l’Ufficio di Procura riserva a tutte le notizie di reato ma, in particolare, a quelle di abusi nei confronti di soggetti di minore età”. (ANSA).