Reale, ex cantina sociale: da Mascaro solo presunzione e piaggeria
3 min di letturaIl Sindaco Mascaro aveva due strade davanti alla comprovata illegittimità del permesso a demolire, con cambio di destinazione d’uso e ricostruzione della cantina sociale: prendere atto dell’errore o attaccare chi lo segnalava
Comunicato Stampa
Mascaro ha scelto questa seconda strada e lo ha fatto (e lo sta facendo) con un misto di presunzione e piaggeria ed elevandosi a difensore del popolo che ha altri interessi rispetto a quelli di salvare un rudere.
La questione ovviamente presenta due aspetti, il primo riguarda l’interesse pubblico ad utilizzare quell’edificio per servizi al quartiere ed un altro la legittimità del provvedimento autorizzativo.
Cominciando dal secondo aspetto, non vi è dubbio che l’articolo 4 e l’articolo 5 della legge sulla casa affrontano due temi diversi perché il primo norma gli interventi straordinari di manutenzione mentre è l’articolo 5 (norma speciale) che disciplina gli “Interventi straordinari di demolizione e ricostruzione” – Cantina Sociale.
Quest’ultimo non consente più la modifica di destinazione d’uso.
Tutto il resto è spettacolo come il richiamo ad una norma transitoria del 2012 (9 ter) ecc ecc.
Quindi siamo di fronte ad un atto illegittimo e la circostanza che sia stato assunto su un immobile, la cui valutazione era stata ritenuta dalla Prefettura dubbio, i cui lavori sono stati iniziati da una azienda con una interdittiva antimafia, il cui progettista è un Consigliere Comunale e che non si è atteso il certificato antimafia per gli acquirenti, non è un fatto tranquillizzante sul futuro della città.
Tutto ciò in un contesto in cui l’Amministrazione della città è stata sciolta più volte per infiltrazioni mafiose e non credo che abbia fatto bene ai cittadini.
Inoltre, sarebbe forse utile chiarire se la valutazione dell’immobile, poiché al momento della vendita era ancora possibile procedere alla modifica di destinazione in parte in commerciale, avesse ricompreso anche questo aspetto.
Quindi il Sindaco Mascaro ritiene che la correttezza degli atti e quindi la legittimità dell’operato del Comune sia un interesse secondario per i cittadini come non interessano i morti di mafia, i delitti non puniti, le estorsioni ecc.
Ovviamente questi ultimi non sono la diretta conseguenza della cattiva amministrazione ma fanno parte di un quadro complessivo in cui inefficienza e favoritismi della Pubblica Amministrazione sono una parte importante.
Vada a riguardarsi Mascaro l’agguato e l’assassinio di Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte che guidavano un autocompattatore per sostenere la propria famiglia, magari potrà farsi una ragione di questo eccesso di legalismo dell’opposizione.
Magari, trova anche il tempo per essere meno improvvisato, legga anche gli atti del Comune prima di attaccare la precedente amministrazione, che io non ho certo amato, ma che ha diritto ad essere criticata sulle sue decisioni e non sul sentito dire.
Italo Reale