Lamezia è una città che ha pagato a caro prezzo con gli omicidi degli avv.ti Torquato Ciriaco e Francesco Pagliuso la lotta alla criminalità
3 min di letturaQueste le parole del Nostro Presidente Avv. Renzo Andricciola
Il Direttivo della Camera Penale di Lamezia Terme, nella immediatezza di un evento-incontro da tutti salutato come epocale e pietra miliare nella lotta mai sopita e sempre nuova a tutela della libertà dei Cittadini, portata avanti indefessamente dalla Avvocatura, è costretto, a sua volta, a prendere le distanze dalle dichiarazioni, affidate alla stampa locale, dalla Collega Avvocato Antonia Assunta Pagliuso che, pur non contandosi fra i numerosi presenti, intervenuti al Convegno né fra gli iscritti alla Camera Penale, a corollario della coincidente astensione indetta dalle Camere Penali Calabresi, ha bollato come populista una manifestazione fortemente voluta e partecipata da illuminati Penalisti e lungimiranti COA dell’Italia tutta.
Rammarica oltremodo il malcelato attacco personalistico rivolto al contenuto del saluto introduttivo rivolto ai presenti dal Presidente della Camera Penale di Lamezia Terme.
Turba non poco dispiace apprendere come, nell’ambito di una manifestazione di indirizzi, contenuti e finalizzazioni così adamantine l’Avv. Antonella Pagliuso, abbia avvertito come un affronto il ricordo del compianto fratello e qualifichi una vibrante battaglia, condotta nell’interesse di tutti, come oscura ed ad esclusivo appannaggio di una stretta componente dell’Avvocatura.
Nonostante sorprenda l’ingiusta animosità della Collega Pagliuso, anche in questa circostanza è a lei riservata quella carezza sul cuore mai negata dall’Avvocatura lametina che non ha dimenticato Francesco, i suoi ideali, le sue capacità e che per prima ha sfilato al fianco di Antonella all’indomani del triste evento per respingere quasi fisicamente ogni possibile adombramento delle sue qualità morali e professionali.
Ed è proprio quella stessa Avvocatura vera, onesta, leale e professionalmente elevata cui si rivolge Antonella che si è riunita il 14 luglio scorso e che anche in memoria di Francesco, proseguirà la sua battaglia fuori e dentro le aule di Tribunale, in un confronto franco e aperto con la Magistratura tutta, senza tentennamenti, certa di avere la sua approvazione.
Nel prestigioso contesto della riunione del 14 luglio scorso, il richiamo alla figura dell’Avv. Pagliuso, insieme a quella dell’Avv. Torquato Ciriaco, anch’egli indimenticato testimone dei valori dell’Avvocatura, deve rappresentare ad avviso di questo direttivo, al di là di ogni inconcepibile pretesa di esclusiva nel diritto alla memoria, la migliore rassicurazione alla perplessità della Collega, che si intende decisamente rassicurare, la quale ha pure espresso rammarico per il finora mancato impegno a suo dire della Camera Penale e dell’Avvocatura tutta nel coltivare il ricordo degli illustri Colleghi tragicamente scomparsi, perché evidentemente questo direttivo, che non intende né esprimere né avallare giudizi sommari su comportamenti tenuti da altri sino ad oggi, pur essendo in carica da tre mesi, su questo piano ha dimostrato di non voler deflettere.