Felici & Conflenti: ottava edizione della festa di comunità più grande della Calabria
4 min di letturaAntonella Stranges: «Oggi è ancor di più necessario, dopo i cambiamenti sociali dovuti alla pandemia, cercare di esportare il nostro modello di festa di comunità. Abbiamo scelto di restare a Conflenti e di lavorare con le risorse del territorio»
Dopo lo stop causato dalla pandemia e l’edizione ridotta dello scorso anno, torna Felici & Conflenti, la festa di comunità più grande della Calabria che dal 27 al 30 luglio animerà il paese dell’entroterra calabrese con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale immateriale dell’area del Reventino e della Valle del Savuto, in particolare, e dell’intero Sud Italia.
“Tramandamenti della cultura coreutica e musicale” è questo il motto del Festival che da anni lavora al contempo sul creare comunità per dar vita alle aree interne della Calabria attraverso la promozione delle sue grandi eredità culturali.
Un programma ricchissimo di eventi, per recuperare lo spirito comunitario che da sempre caratterizza l’evento fra musica, danze tradizionali, laboratori, incontri, seminari, escursioni, mostre e degustazioni gastronomiche.
«Siamo felicissimi di ripartire con lo spirito di comunità originario» commenta Antonella Stranges, presidente di Felici & Conflenti. «In questi due anni abbiamo percepito il forte desiderio di tornare a partecipare alla vita collettiva e contribuire a questo ritorno alla socialità. Oggi è ancor di più necessario, dopo i cambiamenti sociali dovuti alla pandemia, cercare di rimettere in moto il nostro modello di festa di comunità. Abbiamo scelto di restare a Conflenti e di lavorare con le risorse del territorio».
L’antropologo calabrese Vito Teti definisce restanza il sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente. Il tema della restanza sarà il focus di questa nuova edizione, per un festival che da anni lavora a questa pratica. Da 8 edizioni Felici & Conflenti unisce la pratica della restanza al recupero di un senso di comunità ormai sempre più fragile, facendo incontrare la cultura musicale degli anziani del luogo e la curiosità e la voglia di imparare di giovani e bambini.
Il programma
Spazio alla formazione con i numerosi corsi aperti al pubblico: attesissima novità di quest’anno è il laboratorio di costruzione di strumenti da suono con materiali naturali e di riciclo diretto da Christian Ferlaino e Andrea Bressi, che esplorerà la realizzazione di oggetti sonori e strumenti giocattolo della tradizione calabrese.
«Sono diversi anni che cerchiamo di organizzare il laboratorio degli oggetti sonori e finalmente ci siamo riusciti» afferma Christian Ferlaino, coordinatore scientifico dell’associazione, attualmente impegnato in un progetto etnomusicologico risultato vincitore di un programma europeo. «É un tema a me carissimo, perché si tratta di una delle tradizioni sonore più a rischio di estinzione nella nostra regione».
Fra le novità dell’edizione 2022 spicca anche l’Oasi dei Giochi, a cura di Sophia Forck e dell’associazione Libramenti, mentre non mancheranno gli apprezzatissimi corsi di zampogna della Presila con Giuseppe Muraca e Christian Ferlaino, di organetto con Francesco Mancuso, il corso di danza con Serena Tallarico e Andrea Bressi e di canto tradizionale con Giuseppe Gallo.
Ad inaugurare l’ottava edizione, mercoledì 27 luglio, sarà la tradizionale visita per le vie del borgo, il pranzo di benvenuto, e l’inizio dei laboratori che proseguiranno per tutte le giornate del festival. In serata, al via alla festa con i suonatori dell’area del Reventino e gli organettisti di San Mango d’Aquino.
Da non perdere giovedì 28 la presentazione de “La Restanza” (Einaudi, 2022), l’ultimo libro dell’antropologo Vito Teti, da sempre sostenitore del festival. La presentazione si terrà nella Sala Consiliare del Comune di Conflenti e verrà moderata da Christian Ferlaino e Mariano Marotta. Nel suo nuovo lavoro, Teti affronta un tema molto caro a Felici & Conflenti, il cui obiettivo è quello di valorizzare le energie presenti sul territorio, in particolare nelle aree interne della Calabria soggette a forti fenomeni di spopolamento. La serata si aprirà invece con il concerto dei suonatori siciliani Salvatore Vinci e Rosario Altadonna e proseguirà, come ogni sera, con la festa, la cena sociale e le danze.
Il 29 luglio il programma della giornata sarà arricchito dalla sfilata per le strade di Conflenti della Fanfarra di Sorianello ed il Ballo dei Giganti. A seguire, il concerto “Suoni dal Cilento” a cura di Gianluca Zammarelli e Giovanni Falce. Ospiti della quattro giorni sarnno anche i maestri madonnari Tibero e Marta Mazzocchi.
L’ultima giornata vedrà invece il consueto appuntamento con il Laboratorio di Cucina Sociale del Reventino che proporrà i piatti tipici della tradizione culinaria locale. Dopo la conclusione dei laboratori, chiusura in grande per la serata del 30 luglio, con il concerto “Spartenze e Ripartenze” dei Phaleg, che ritornano sulla scena dopo quattro anni di stop, con un progetto nuovo nei suoni e nei componenti. Agli storici Salvatore Megna (voce, chitarra battente), Danilo Gatto (organetti, zampogna a chiave, voce), Antonio Critelli (lira, zampogne, fiati, voce) e Filippo Scicchitano (contrabasso) si aggiungono Francesco Loccisano (chitarra battente), Andrea Piccioni e Francesco Magarò (tamburi a cornice), in una collaborazione artistica nata all’interno del Dipartimento di Musiche Tradizionali del Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese.
Un concerto tutto da ascoltare, in cui gli antichi canti “ad aria”, “a disperata”, “a ricottara” si intrecceranno con armonie modali, ritmi irregolari e nuove sonorità degli strumenti tradizionali, in un dialogo fra le tradizioni musicali calabresi e il resto del mondo. A seguire, chiusura in festa con le esibizioni dei suonatori tradizionali.