Gizzeria (CZ). Sequestro di area demaniale marittima destinata a parco urbano della biodiversità
2 min di letturaI Carabinieri del N.O.R. della Compagnia di Lamezia Terme hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P presso it Tribunale di Lamezia Terme, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, di un’area demaniale marittima affidata al Comune di Gizzeria e destinata alla realizzazione di un parco urbano della biodiversità, finanziato dalla Regione Calabria per un importo di circa 2.000.000 di euro, nei confronti di tre persone indagate, originarie di Lamezia Terme, in ordine ai reati di occupazione abusiva di area demaniale ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose.
L’indagine trae origine da segnalazione dell’Assessore regionale all’ambiente dell’epoca, Sergio De Caprio, denuncia del Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio, nonche C.N.R. della Polizia Locale di Gizzeria.
Le investigazioni esperite, a cura della Guardia Costiera-Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, nonche del N.O.R. della Compagnia di Lamezia Terme, consentivano l’acquisizione di gravi indizi di reità nei confronti dei tre indagati in ordine ai reati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose ed occupazione abusiva di area demaniale, concessa ad uso gratuito al Comune di Gizzeria per la “realizzazione dei percorsi, sentieri nell’area-parco, ivi compresa la rinaturalizzazione delle aree sponde laghi”, finanziato dalla Regione Calabria per un importo di euro 1.700.000,00, come da verbale di consegna n. 3 del 12.09.2017.
L’Ufficio di Procura procedeva, pertanto, ad assunzione anticipata di prova peritale mediante incidente probatorio, richiesto al Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lamezia Terme.
La prova peritale assunta dal Giudice confermava la validità delle ipotesi investigative, accertando, nel contraddittorio delle parti, la falsità della planimetria esibita in pregresso giudizio civile dagli indagati interessati, nonchè, utilizzando quale elemento certo di raffronto la planimetria detenuta presso l’Archivio Notarile di Lamezia Terme, la natura demaniale dei terreni occupati abusivamente, conformemente all’intestazione catastale.
II G.I.P, concordando con le risultanze investigative e processuali, ha motivato il sequestro preventivo di tutta l’area, in modo da restituire il bene destinato per finalità pubbliche e garantirne cosi la fruizione a tutti i cittadini.
Il procedimento penale pende in fase di indagini.