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Sui consorzi di bonifica, l’assessore Gallo capovolge la realtà

2 min di lettura
Pietro Molinaro

L’assessore porta la Regione alla soccombenza nei tribunali

Comunicato Stampa

Lo ha fatto anche il 4 agosto scorso, dinanzi alla Sesta Commissione del Consiglio regionale, per quanto risulta sul portale istituzionale del Consiglio.

In un post non c’è lo spazio per smontare, pezzo per pezzo, tutte le farneticazioni di questo Assessore che non vuole riconoscere i grandi meriti ed i grandi risultati dei consorzi di bonifica, dal 2010 ad oggi. In privato ho già avuto modo di dire all’Assessore quanto le sue posizioni non tengano conto della realtà vera dei consorzi. E se ci saranno le condizioni, mi piacerebbe farlo anche in un bel dibattito pubblico.

In questa sede mi limito a commentare l’affermazione dell’assessore secondo la quale i Consorzi, “sarebbero dei debitori nei confronti della Regione e non dei creditori” per l’annosa vicenda che li vede contrapposti, in relazione alle attività di forestazione svolte dai consorzi dal 2001in poi su mandato della Regione e agli impegni assunti sempre dalla Regione sul trasferimento del personale dell’ex Sibari-Crati ai nuovi Consorzi.

La verità è che la vicenda è intricata e che i consorzi sono tutti massicciamente creditori nei confronti della Regione che è inadempiente. Quasi tutti i consorzi stanno ricorrendo ai tribunali per ottenere quanto gli spetta dalla Regione. Si vadano a vedere gli atti del contenzioso presso il Tribunale di Catanzaro dove i consulenti tecnici nominati dal giudice, prima delle pronunce, accolgono integralmente le posizioni dei consorzi.

Per questo motivo il giudice stesso ha invitato Regione e Consorzio ad una mediazione, ma la Regione non si è nemmeno presentata. Così la Regione, cioè tutti i cittadini calabresi, dovranno pagare anche interessi, rivalutazione, spese legali e danni causati.

Per questo, ma non solo per questo, non si può che parlare di un assessore che è completamente accecato quando prende posizione sui Consorzi di Bonifica. L’assessore non vuole vedere la realtà.

Di fronte a questa abnormità di un assessore all’Agricoltura che punta a capovolgere la realtà, mi torna in mente un suo collega che ha tenuto chiuse le Terme Luigiane per l’incapacità di leggere le carte e capire come stavano le cose.

C’è voluto l’intervento drastico del presidente Occhiuto per risolvere la questione in quel caso. Forse, anche in questo caso, sarà necessario l’intervento del presidente Occhiuto.

Pietro Molinaro
Lega Calabria

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