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Festival delle Erranze e della Filoxenia: l’11 agosto evento all’Antico Mulino delle Fate

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Festival delle Erranze e della Filoxenia: l'11 agosto evento all'Antico Mulino delle Fate

Dimostrazione della molitura del grano e della produzione del pane, all’Antico Mulino delle Fate

Dopo il concerto del coro Ancillae Domini del 30 luglio, ecco il penultimo evento del “Festival delle Erranze e della Filoxenia”: a Lamezia Terme, all’Antico Mulino delle Fate (Rione Niola del centro storico di Nicastro, alle spalle del Castello Normanno Svevo, nella valle del Torrente Canne), giovedì 11 agosto alle ore 18,00 verrà molito il grano e con la farina così prodotta si impasterà il pane e lo si cuocerà nel forno a legna. Assaggi di pane appena sfornato per tutti, condito con dell’ottimo olio extravergine di olive.

L’evento ha un titolo accattivante: “U granu, macinatu, ‘mpastatu, cuattu e mangiatu … perché quel frutto diventi pane, perché quel frutto scorra nelle vene e alimenti il cuore”.

Il titolo ricorda l’antica pratica, in auge nei paesi del Reventino, di offrire ai viandanti ed ai pellegrini, in ogni casa incontrata sul percorso, dai monti al piano e viceversa, un pezzo di pane ed olio, come offerta beneaugurante di un alimento prezioso e altamente simbolico per quelle popolazioni.

Nel corso delle dimostrazioni, a piccoli gruppi si effettueranno anche brevi passeggiate nelle splendide gole del Torrente Canne o Fiume della Serra, ricco di acque gorgoglianti, pozze, cascatelle e di un bosco lussureggiante. In questo ambiente incantato sorse la leggenda delle fate a cui si rifà il nome del mulino, in particolare quella della Fata Gelsomina effigiata in una scultura in bronzo dell’artista Maurizio Carnevali che campeggia dinanzi al mulino.

Ricordiamo anche che all’Antico Mulino delle Fate restano esposte le grandi tele internazionali di Kids Guernica prestate dall’artista Savina Tarsitano.

L’evento è organizzato dall’Associazione Amici dell’Antico Mulino delle Fate nell’ambito del progetto “Macinare cultura” che, con il restauro di un rudere probabilmente risalente al ‘700 che ha reso di nuovo funzionali le macchine ed i sistemi di molitura del grano, ha restituito alla città un intero tratto della Valle del Torrente Canne, anticamente pullulante di vita agricola e commerciale.

Il Festival si concluderà la mattina del 13 agosto con l’ormai tradizionale “Concerto per la foresta” nella Faggeta di Condrò, di cui saranno forniti i necessari dettagli.

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