Tassone: terzo polo può essere l’inizio di un percorso che riporti il Paese a ritrovarsi
2 min readQuanto sta accadendo lascia supporre che ci troviamo agli ultimi conati della cosiddetta seconda repubblica
Comunicato Stampa
Un sistema malato nato da una rivolta di alcune procure collassa e si disperde in un mare di contraddizioni .
Collassa anche il rassicurante comportamento dei capì, che hanno, attraverso modifiche del sistema elettorale, alterato la Costituzione.
Dal 1994 non siamo più una repubblica parlamentare, ma un insieme di autocrazie che si scontrano.
Il popolo nella stragrande maggioranza, catturato da sapienti propagande di odio, ha “rinnegato “la propria rappresentanza istituzionale per seguire il corollario di signori,signorotti e signorine.
L’odio verso il Parlamento è lo strumento usato da tutte le dittature.
Si spegne la partecipazione e ci si affida ai salvatori. Siamo all’epilogo di una brutta storia?
Speriamo di si.
I cittadini debbono ritrovare il valore della libertà.
Le grandi mobilitazioni popolari danno sicurezza e garantiscono sviluppo.
Senza questo, rimangono debolezze, opportunismi e individualismi.
E i Partiti?
Il PD non ha un disegno,non ha memoria storica da rivendicare,non ha riferimenti culturali da mettere in campo, non ha esempi a cui richiamarsi se non figure agli antipodi (Togliatti-De Gasperi, Berlinguer-Moro ecc.ecc.): un insensato pragmatismo nell’usare il potere.
Letta per vincere non “bada a spese”.
Usa le risorse che ciascuno di noi dovrebbe custodire per non perdere la faccia.
Fa l’accordo “tecnico” (per le elezioni politiche è la negligenza della serietà) con la sinistra di Fratoianni, che si è opposta sempre a Draghi e così con Bonelli,con la Bonino: una lunga storia di propaganda abortista accompagnata da comportamenti provocatori difronte a Montecitorio.
E poi l’accordo con gli eversivi di Di Maio, che il PD ha sostenuto nel diroccare il Parlamento, e con qualche grillino di ferro che si è “spezzato” nell’ultimo tratto: la mancata deroga alle due legislature.
Il centro destra?
Non c’è! Solo una destra. La destra destra non ci appartiene.
Il terzo polo? Niente di salvifico ma può essere l’inizio di un percorso che riporti il Paese a ritrovarsi con la sua storia civile.
E noi ci siamo!
Mario Tassone