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Estate a Casa Berto: nuova edizione per la rassegna culturale

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Dall’8 all’11 settembre concerti, presentazioni, incontri e proiezioni cinematografiche. Il 10 settembre la premiazione del XXVIII Premio Giuseppe Berto

La letteratura come strumento d’indagine dei luoghi, tra memoria e futuro. La musica, il cinema e le arti come espressione del nostro presente. Torna la rassegna culturale Estate a Casa Berto, in una nuova edizione settembrina dall’8 all’11 settembre, con un’anteprima speciale a Vibo Valentia, giovedì 8 settembre, e una tre giorni a Capo Vaticano, nella casa calabrese a strapiombo sul mare dove Giuseppe Berto scrisse due dei suoi più grandi capolavori.

Anche per la VII edizione del festival diretto da Antonia Berto, figlia del noto scrittore, e Marco Mottolese, ad essere protagonista sarà il connubio tra arte, musica, cinema e letteratura, e per la prima volta, nel nome di Giuseppe Berto, il premio che porta il suo nome, fra i più prestigiosi in Italia per opere prime, sarà parte della rassegna che dal 2015 illumina Capo Vaticano.

«Il nostro obiettivo è quello di scrivere nuove pagine di Calabria, nel nome e nel ricordo di mio padre, Giuseppe Berto, che ha saputo cogliere di questa terra le sue essenziali bellezze e potenzialità ma anche i suoi grandi limiti – ha dichiarato Antonia Berto, ideatrice e co-direttrice –. E noi siamo qui per uscire dai ranghi, per superarli questi limiti. Vogliamo contribuire ad una crescita culturale che possa essere realmente incisiva, non solo in termini di offerta, ma proprio di costruzione di nuove realtà culturali tali da esaltare questi luoghi, ricchi di beni immateriali, anche al di fuori del panorama esclusivamente turistico».

 

In programma presentazioni di libri, incontri e proiezioni cinematografiche, che vedranno protagonisti i grandi nomi della scena culturale italiana, per continuare a tessere le trame culturali dell’oggi, guardare a nuovi orizzonti, immaginando altri futuri possibili.

«Non senza difficoltà, siamo riusciti a realizzare una programmazione per il 2022 – ha dichiarato l’ideatore e co-direttore del festival Marco Mottolese –. Quest’anno, come peraltro lo scorso, si terrà un’inconsueta edizione a settembre, con un’anteprima speciale che interesserà la città di Vibo Valentia, per dare continuità ad un percorso comune intrapreso già lo scorso anno con la città capitale italiana del libro 2021: quello di andare in “trasferta” in luoghi nuovi non solo per estendere la nostra attività anche al di fuori di Capo Vaticano, ma con l’obiettivo di creare una comunità ancora più grande, una comunità volta alla promozione e alla valorizzazione del territorio attraverso la letteratura, l’arte, il cinema».

 

L’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Mogliano Veneto per il Premio Berto, del Comune di Ricadi, del Comune di Vibo Valentia, della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Vibo Valentia e di Vibo Capitale Italiana del Libro 2021, e grazie al contributo dei main sponsor Vecchio Amaro del Capo, Capo Vaticano Resort Thalasso SPA, Villa Paola Tropea e degli sponsor tecnici, Cantine Benvenuto, Marchisa Vini e Master Coop di Ricadi.

Il programma

Si parte giovedì 8 settembre con una speciale anteprima a Vibo Valentia, con il concerto di Danilo Rea, uno dei pianisti jazz più noti al mondo, arricchito dalle letture di Iaia Forte sulle parole del poeta Sandro Penna. Il noto pianista incontra la voce e l’espressività attoriale di Iaia Forte, in un viaggio fra musica e parole sui versi di Sandro Penna, poeta di infinta grazia, sensualità ed originalità. Alle 19:00 a Palazzo Gagliardi.

Il 9 settembre appuntamento a Casa Berto, a Capo Vaticano, con la presentazione de I cannoli di Marites. Le signore di Monte Pepe (Giunti Editore, 2022), l’ultimo lavoro di Catena Fiorello Galeano, scrittrice, conduttrice e autrice televisiva. Tra amori inattesi, misteriose lettere minatorie e spiazzanti colpi di scena, le indimenticabili protagoniste di Cinque donne e un arancino tornano a regalare le emozioni ordinarie ed eccezionali delle loro vite, in grado di rispecchiare le esistenze di qualsiasi donna. A seguire, la proiezione del film Morte di un matematico napoletano (1992), opera prima di Mario Martone alla presenza dell’attore protagonista Carlo Cecchi che per la sua interpretazione del protagonista, Renato Caccioppoli, si è aggiudicato il premio David Speciale ai David di Donatello del 1993.

La giornata del 10 settembre sarà invece dedicata alla cerimonia di premiazione del Premio Letterario Giuseppe Berto. Fondato da Cesare De Michelis nel 1988, il Premio è da sempre caratterizzato dal suo regolare alternarsi, ogni anno, tra il Veneto e la Calabria: tra Mogliano Veneto, città che diede i natali a Berto nel 1914, e Capo Vaticano, dove visse gran parte della sua vita e dove è sepolto. Presente la cinquina degli scrittori premiati e la giuria del premio presieduta da Ernesto Ferrero.

L’11 settembre si parte con la conversazione fra lo scrittore e critico letterario Emanuele Trevi, Premio Strega 2021, e il giornalista Michele Masneri su Alberto Arbasino e l’Italia dagli anni Cinquanta ad oggi, a partire dal saggio-biografia Stile Alberto (Quodlibet, 2022), l’ultimo libro di Masneri. Un viaggio nella Roma della dolce vita all’insegna dell’avventura e della cultura, tra cartoline, lettere e fotografie.

La VII edizione si chiuderà con la proiezione del film A Chiara (2021) di Jonas Carpignano, che ha ottenuto a Cannes 2021 il Label Europa Cinemas Cannes per il Miglior film europeo. La proiezione avverrà alla presenza dell’attrice protagonista Swamy Rotolo, che per la sua interpretazione di Chiara Guerrasio ha vinto il David di Donatello 2021 come miglior attrice, diventando la più giovane ad essere premiata con tale riconoscimento. Il film è girato nella piana di Gioia Tauro, a pochi chilometri da Capo Vaticano.

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