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Di Maio (Impegno Civico) caro bollette: proponiamo un decreto ad hoc

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Politiche: Di Maio (Impegno Civico) rilancia l’allarme degli imprenditori calabresi sul caro bollette, “proponiamo un decreto ad hoc e l’azzeramento dell’Iva sui beni primari”

Comunicato Stampa

«Ho letto le dichiarazioni dei sindacati, quelle di Filippo Callipo e le successive di Vincenzo Arnone e Nino De Masi. Condivido le preoccupazioni espresse, che sono anche mie».

L’ha detto il leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio a proposito dell’allarme sul caro bollette lanciato nei giorni scorsi da Confapi, Confindustria, Cna, Coldiretti e alcuni imprenditori calabresi, tra cui Filippo Callipo e Antonino De Masi.

Con il sostegno «a Impegno Civico, gli italiani – ha proseguito Di Maio – avranno subito un decreto Taglia-Bollette, con lo Stato che copre l’80% dei consumi energetici quantomeno per l’ultimo trimestre dell’anno, accompagnato dal tetto massimo al prezzo del gas a livello europeo che chiediamo da tempo e dall’azzeramento dell’Iva per i beni di prima necessità, farmaci e prodotti per l’infanzia. I nostri candidati stanno dando tutto il supporto possibile, sia per aiutare chi è più in difficoltà sia per spiegare quali sono le iniziative che abbiamo messo a punto per evitare il tracollo economico di imprese e famiglie».

Venerdì 9 settembre, infatti, a Lamezia Terme il deputato di Impegno Civico Giuseppe d’Ippolito ha illustrato la proposta di aprire lo sportello Emergenza Bollette, con cui darà assistenza legale gratuita agli utenti che non riescono a pagare il consumo di gas e luce.

«La destra e gli altri avversari politici – ha accusato Di Maio – ignorano quest’emergenza e preferiscono la propaganda. La ragione è chiara: si sono resi conto di quanti danni stia facendo la loro scelta di causare una crisi di governo in questo difficile momento e cercano di spostare l’attenzione su altro».

«Per i nostri candidati – ha aggiunto Di Maio – parlano i fatti e l’impegno costante nel territorio calabrese. Nel luglio 2016, a Reggio Calabria, da vicepresidente della Camera, intervenni a un’iniziativa di piazza organizzata dalla nostra Dalila Nesci, oggi sottosegretaria per il Sud e la coesione territoriale: denunciammo un potente sistema di potere, di relazioni tra politica e ’ndrangheta. Insieme, in questi anni, abbiamo portato avanti battaglie concrete contro le cosche e per la difesa della legalità, in Parlamento e nelle città calabresi».

Inoltre, «una volta al governo», anche grazie all’impegno della sottosegretaria Nesci «abbiamo destinato alla Calabria – ha ricordato il ministro Di Maio – circa 330 milioni, tra Pnrr e Fondo complementare, per le nuove strutture dell’assistenza territoriale, per la sicurezza degli ospedali e l’ammodernamento tecnologico. Tra l’altro, siamo riusciti a garantire ai cittadini calabresi 180 milioni in tre anni, con l’obiettivo di agevolare l’uscita della regione dal Piano di rientro dal disavanzo sanitario, per favorire l’assunzione di nuovi medici, infermieri e Oss, soprattutto nei reparti con maggiori bisogni».

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