Alimentare: parte a Catanzaro la “Scuola di morzello”
2 min di letturaL’ “Antica congrega dei Tre colli” valorizza la pietanza tipica
CATANZARO – “Vi invio gli auguri più cari perché possiate coltivare per tutta la vita questa passione per il morzello e possiate trasmetterla alle generazioni future”.
É un estratto del messaggio che Achille Curcio, uno dei più grandi poeti dialettali calabresi di sempre, ha inviato a Francesco Bianco, presidente dell’Antica congrega Tre colli”, nel corso dell’iniziativa promossa in occasione dell’inaugurazione della “Scuola di morzello”, la pietanza tipica catanzarese a base di interiora di vitello gustati nella “pitta”, il pane che é un’altra caratteristica della tradizione culinaria catanzarese .
Il poeta, associato onorario della congrega, ha inviato il messaggio perché impossibilitato a partecipare all’iniziativa, presentata dalla giornalista Anna Aloi.
La scuola ha lo scopo, oltre che di insegnare le modalità di preparazione del morzello (“morzeddhu”, in dialetto catanzarese), di non fare disperdere una tradizione culinaria che affonda le sue radici nella notte dei secoli. “”Questa nostra iniziativa – ha detto il presidente Bianco – ha come basi la nostra forza e la nostra passione. Vogliamo valorizzare sempre più il morzello perché rappresenta un baluardo della tradizione catanzarese ed un piatto che esprime anche i nostri sentimenti. Ciò che ci prefiggiamo é di non fare disperdere il patrimonio identitario che é insito nel morzello”.
L’iniziativa ha avuto il “sigillo” dell’Amministrazione comunale, che patrocina la scuola, con la partecipazione degli assessori alla Cultura ed alle Attività economiche, Donatella Monteverdi ed Antonio Borelli, che hanno espresso il loro plauso alla “scuola” e l’impegno a sostenerla. É intervenuto anche il presidente della Provincia, Amedeo Mormile.
Ha portato poi il suo apprezzato contributo l’attore Enzo Colacino, nelle vesti di “Giangurgolo”, la tipica maschera catanzarese. Quindi la prima lezione della scuola, su “Cenni storici sul morzello”, tenuta dall’avvocato Roberto Viscomi, e l’intervento finale del professore Stefano Alcaro, docente dell’università “Magna Grecia” di Catanzaro e socio storico della congrega.
Tra i partecipanti Salvatore Talarico, titolare di una delle ultime “putiche” di Catanzaro in cui il morzello viene preparato e degustato. (ANSA).