A Lamezia il convegno “118, un servizio in emergenza”
2 min di letturaSi è tenuto al chiostro di San Domenico di Lamezia un importante convegno sull’emergenza del 118 e la mancanza di medici a bordo nella città della piana e in tutto il suo comprensorio
Saverio Ferrari, dirigente medico del 118, sottolinea come nell’hinterland lametino si abbiano complessivamente 12 unità, assolutamente insufficienti a coprire l’intero territorio. Occhiuto, come tutti i governatori che l’hanno preceduto, non ha mantenuto le sue promesse. I pazienti rischiano di morire per mancanza di medici sulle ambulanze.
Francesco Masotti, Cgil-Fp Medici Calabria, afferma che questa situazione è frutto della mala politica. Nessuno, da destra a sinistra, ha voluto risolvere il problema.
Francesco Esposito, Segretario nazionale Fismu, ribadisce che è necessario riformare il sistema, utilizzando anche i fondi Pnrr.
Sinibaldo Iemboli, del sindacato medici italiani evidenzia come le gestioni commissariali non hanno far altro che togliere soldi a qualche medico senza aver mai risolto nessun problema.
Anna Monardo, capo dipartimento Emergenza urgenza dell’ASP di Catanzaro, intervenuta al posto del Commissario dell’Asp Ilario Lazzaro, afferma che è stato istituito un tavolo operativo per affrontare l’emergenza, ma deve essere la politica a trovare le soluzioni.
Il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, ribadisce come sia necessario da parte di tutti, medici, politici e sindacati portare avanti una battaglia comune per la sanità.
Amalia Bruni, organizzatrice dell’evento, dichiara:« un primo provvedimento che la Regione Calabria può e deve fare è convocare i sindacati di categoria per il rinnovo dell’AIR (accordo integrativo regionale). Dovrà essere un tavolo esclusivo per il 118 in modo da evitare il disperdersi di eventuali risorse per altri provvedimenti che possano interessare la medicina generale. Solo in questo modo si potrà sperare di assicurare al servizio 118 dell’Asp di Cz un organico complessivo di 84 medici con idonea formazione e competenza. La strada seguire è quindi quella di rendere appetibile il ruolo di medico del 118, adeguando la remunerazione alle competenze e all’impegno richiesto. Solo cosi si potrà così arrestare l’attuale emorragia e assicurare il rispetto delle dotazioni standard di personale medico, garantendone la presenza a bordo delle ambulanze per l’efficacia stessa dell’intervento.
Basta rischiare la vita per strada o a casa per mancanza di soccorso.
Intanto cominciamo con il chiedere e io lo farò nella prossima riunione dei capogruppo che nel consiglio sia messo un punto all’ODG specifico sul 118»