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Rincari, un nuovo bonus per artigiani e imprese da Ebac Calabria

3 min di lettura
da sinistra D'Errico e Veraldi

I rappresentanti delle parti sociali regionali Confartigianato, CNA, Casartigiani e CGIL, CISL e UIL, riunitisi nella Casa della Bilateralità Artigiana a Catanzaro, hanno deliberato una misura straordinaria al fine di sostenere i lavoratori nel contrasto ai rincari di energia elettrica e carburanti

Comunicato Stampa

Si tratta di un Bonus denominato “Rincari” pari a 200 euro che verrà erogato dietro presentazione della domanda da parte delle imprese che potranno farsi assistere gratuitamente dagli sportelli territoriali delle stesse associazioni.

Il bonus prevede un sussidio “una tantum” per gli artigiani che hanno un laboratorio e che hanno subito l’aumento del costo dell’energia elettrica, ma anche per quelli che svolgono attività sul cantiere e che hanno subito aumenti di carburante. Il bando è a sportello e il bonus sarà riconosciuto in ordine cronologico di arrivo delle domande che dovranno essere presentate a mezzo pec dal 20 novembre.

Il relativo avviso pubblico è già disponibile in pre-informazione sul sito www.ebac-calabria.it

«In questa fase la nostra attività di sostegno a imprese e lavoratori iscritti alla bilateralità è intensa – afferma il presidente di Ebac Paolo D’Errico -. La cassa integrazione erogata dall’Ente, grazie al Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigiano, ha quasi raggiunto le 350 mila euro di risorse impegnate da inizio 2022».

Per D’Errico la Bilateralità Artigiana Calabrese ha fatto e sta facendo tutt’ora per molti aspetti «da apripista giudicando positiva la linea delle parti sociali regionali di intraprendere con un’ottica nuova, anche le attività di promozione per la diffusione delle prestazioni e dei diritti scaturenti dal welfare contrattuale, mediante l’erogazione di tante nuove indennità e bonus, che rispetto al passato non sono più statiche ma tengono conto delle dinamiche e dei contesti sociali, che oggi mutano con una velocità senza precedenti rispetto alle epoche trascorse».

«Il principale strumento resta comunque quello di F.s.b.a. (Fondo di solidarietà bilateralità artigiana), ma anche una serie di prestazioni accessorie che le parti sociali dell’artigianato intendono garantire al comparto nell’ottica di adattare gli strumenti alle esigenze espresse da imprese e lavoratori e, soprattutto, dettate dal momento».

Il vice presidente Luigi Veraldi si sofferma, invece, sulla necessità di fare sinergia con le istituzioni  e auspica che in tempi brevi le parti sociali regionali dell’artigianato, attivino il tavolo di lavoro di cui si sta parlando già da settimane, per addivenire alla contrattazione di secondo livello che in questo momento rappresenterebbe per il territorio calabrese la vera svolta epocale portando una boccata di ossigeno sia ai titolari ma anche ai lavoratori.  A tale riguardo sottolinea che è importante far conoscere al comparto, la contrattazione decentrata, spesso ignota alla maggioranza.

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