Primaria Don Bosco: viaggio nel mondo incantato della fata Gelsomina
3 min di lettura“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove Terre, ma nell’avere nuovi occhi”
Lo sanno bene gli alunni delle classi seconde e quinte della scuola primaria Don Bosco di Lamezia Terme, anche senza aver letto Marcel Proust, che nei giorni scorsi, si sono recati presso il Regno della Fata Gelsomina: l’Antico Mulino delle Fate. Esso sorge nella zona nord del Castello Normanno, sulle sponde boschive del fiume Canne, presso l’Associazione Culturale “Amici dell’Antico Mulino delle Fate”.
Un’occasione unica – evidenziano in una nota – che ha contribuito a far vivere ai nostri alunni un’esperienza sensoriale a tutto tondo e che ha permesso, attraverso la bellezza che addolcisce e ispira, la possibilità di immergersi nel bosco incantato e catturare i suoi profumi, i suoi sapori e i colori straordinari dell’Autunno. La finalità della visita è stata quella di educare i nostri alunni alla bellezza, al contatto diretto con la natura, permettendo loro di conoscere le ricchezze storico culturali dei loro luoghi al fine di acquisire la consapevolezza che qualcuno si prende cura del territorio, ristruttura e rende sostenibile un luogo davvero magico. Insieme a Fabio abbiamo parlato di fate, folletti dispettosi e di antichi lavatoi nel fiume, dove le nostre nonne si occupavano del bucato e dei piccoli che facevano il bagno nel torrente. Ci ha incantato con i racconti dei nostri nonni che governavano l’acqua con semplici principi fisici e leggi idrauliche, ed insieme abbiamo cercato di ripercorrere, almeno con la mente, La via degli antichi mulini delle fate. Abbiamo scoperto vecchi giochi di legno che ci hanno anche permesso di toccare con mano principi di ecosostenibilità e di osservare la produzione del cibo nel pieno rispetto dell’ambiente”.
“Infine – prosegue la nota – siamo rimasti piacevolmente rapiti dalla leggenda della Fata Gelsomina, dai tanti giochi all’aperto nel suo regno, l’Antico Mulino delle Fate – e dagli asinelli Gerlando e Marcella, a cui i nostri alunni hanno riservato tante coccole. Fuori dal cancello del Regno, abbiamo ripreso la strada di casa, con la percezione che il tutto e subito è uno stile di vita che non risalta la bellezza e che l’idea della lentezza che si affaccia alla mente diventa meta di pensiero. Percorrendo, infine, la via del ritorno a scuola abbiamo fortemente sentito che educare alla bellezza è un contributo di Pace perché, siamo convinti che, solo la bellezza salverà il mondo.