Dono gradito il convegno “La Conquista della Libertà. Il Coraggio di Amare”
4 min di letturaSe sabato 12 novembre qualcuno si aspettava la solita noiosissima conferenza con lo strizzacervelli di turno, beh… già dopo qualche istante avrà pensato di aver sbagliato indirizzo
“Di solito, quando partecipiamo ai convegni, non è difficile notare che dopo pochi minuti, i ragazzi, ma anche gli adulti, si distraggono e si rifugiano nel telefonino, però lei Dott. Aceti ha saputo catturare l’attenzione di tutti, tenendoci incollati alla sua relazione!”
Conferma esplicitamente l’assunto iniziale una studentessa intervenuta alla fine della mattinata a confronto con Ezio Aceti, psicologo dell’età infantile e adolescenziale, non nuovo al panorama della nostra città. Ma questa volta la città, Ezio Aceti lo ha ricevuto in dono.
“La Conquista della Libertà. Il Coraggio di Amare” è il titolo del Convegno svoltosi ieri a Lamezia Terme nella sala “Giovanni Paolo II” dell’ex seminario vescovile.
Convegno fortemente voluto dal Gruppo Scout Lamezia Terme 2, con sede presso la Parrocchia del Carmine che, per proseguire i festeggiamenti dei suoi primi 60 anni di attività: “un traguardo importante e, allo stesso tempo, una linea di partenza, per continuare a svolgere il nostro servizio educativo”, come dice il capogruppo Francesco Muraca, si è voluto fare un grande regalo che si chiama Ezio Aceti; “ma ogni dono è veramente bello se viene condiviso, non potevamo tenerlo solo per noi, avremmo limitato la portata del suo carisma vocazionale“, afferma di seguito Francesca Fiore, anche lei capogruppo del Lamezia Terme 2; da qui nasce la scelta di tenere la conferenza in un posto facilmente raggiungibile dagli “invitati”, i ragazzi degli istituti superiori della città, con i quali condividere “il dono”.
Grazie alla sensibilità dei Dirigenti Scolastici e degli insegnanti accompagnatori hanno potuto goderne, sia dal vivo che in modalità streaming, collegandosi dalle proprie aule ai canali social preposti alla diretta, oltre 400 studenti.
L’evento organizzato rispecchia l’essenzialità dello scautismo: mettersi al servizio, nella fattispecie di questo incontro “a servizio della comunità educante per mandato costituzionale: la scuola; per curare insieme il bene più prezioso di ogni comunità: i giovani”, continua Francesca Fiore.
Hanno partecipato al convegno anche l’Assessore alla Cultura Giorgia Gargano che ha sottolineato, in sintesi, la bellezza delle relazioni che si possono stabilire nel territorio per concorrere al bene dei ragazzi, ai quali spesso “chiediamo troppe performance, rischiando di distrarli dalla cosa più importante: la ricerca della propria felicità” e il Vescovo S.E. Monsignor Serafino Parisi. Egli ha voluto accogliere i giovani riscoprendo la parola “persona”, affermando che “non siamo solitari, non siamo individui, siamo persone, tra persone ci si incontra, si diventa responsabili della vita e della storia dell’altro.”
E poi, la mattinata è volata! Travolti dal ciclone Aceti! Ha parlato in maniera diretta e divertente della differenza tra maschi e femmine, in merito ai marcati cambiamenti che vivono sia a livello fisico che emotivo durante il periodo adolescenziale; è passato da aneddoti a citazioni di famosi studiosi e letterati, incastrandoci dentro le riflessioni di alcuni dei giovani presenti, per riservare anche qualche parolina agli adulti, genitori e insegnanti, ai quali di certo non le ha mandate a dire.
Secondo il suo punto di vista, ad esempio, la scuola è indietro anni luce da ciò che i ragazzi vivono oggi, non è realmente preparata a rispondere alle loro fragilità offrendo empatia e sostegno adeguati. Egli comunque, da bravo Dottore, ha prescritto la cura per fare della propria adolescenza e della propria vita un capolavoro: mollare i pregiudizi ed accettare l’altro per quello che è; mollare l’idea che nei conflitti, siano essi grandi o piccoli, la verità stia solo da una parte; e poi, come i migliori atleti, metterci passione, volontà e allenamento per AMARE TUTTI, senza se e senza ma; per AMARE SEMPRE, anche quando non se ne avrebbe voglia; per AMARE PER PRIMI, soprattutto quando aspettiamo che sia l’altro a venirci incontro. Il Dott. Aceti, in un lasso di tempo di circa 2 ore, ha dato così tanti spunti di riflessione che meriterebbero di essere ripresi in nuovi appuntamenti, e questo desiderio effettivamente è rimasto in molti studenti, tanto che alcuni di loro lo hanno chiaramente manifestato. Con la speranza di riaverlo presto tra noi, nel frattempo c’è da chiedersi: siamo sicuri che abbia prescritto questa “terapia” solo ai nostri ragazzi?