Unical, 50 universitari nella Piana di Gioia Tauro per studiare il modello di antimafia sociale di don Pino Demasi
3 min di letturaL’iniziativa si terrà lunedì 21 novembre
Si terrà lunedì 21 novembre a Polistena presso le sedi della Cooperativa Valle del Marro-Libera Terra e Centro polifunzionale Padre Pino Puglisi il 31° laboratorio esterno del progetto scientifico-didattico Pedagogia dell’Antimafia, giunto al dodicesimo anno di lavoro accademico, e attivo presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Unical, diretto da Roberto Guarasci.
50 studenti e studentesse del Corso di Studio in Scienze dell’Educazione (modalità mista) dell’Università della Calabria si recheranno nella Piana di Gioia Tauro per approfondire sotto la guida di don Pino Demasi, fondatore di Libera, le strategie di resistenza territoriale al potere mafioso.
Gli studenti dopo aver visitato le strutture confiscate ai clan reggini (i campi di Libera Terra presso Castellace di Oppido Mamertina), chiuderanno la giornata presso la sede del coordinamento di Libera per la Piana di Gioia Tauro ubicata a Polistena nel Centro Puglisi, soffermandosi sulle metodologie di contrasto culturale alla società mafiosa con gli attivisti del movimento antimafia.
Le finalità didattiche dell’iniziativa sono duplici: da un lato, presentare agli studenti e alle studentesse, in modo concreto e non retorico, gli aspetti chiave della cultura mafiosa e della sua complessa pedagogia; dall’altro, costruire una didattica dell’inclusione sociale in grado di affermarsi come progetto collettivo di speranza e riscatto per il territorio calabrese.
L’attività culturale, sociale e pedagogica di don Pino Demasi rappresenta qualcosa di straordinario per la Calabria e il Mezzogiorno, perché si possono misurare socialmente gli effetti della sua azione educativa e militante.
Il percorso formativo esterno alle aule universitarie ideato ad Arcavacata – che ha toccato negli anni oltre alla Piana di Gioia Tauro, anche Palermo, Scampia, San Luca e le periferie di Cosenza – nasce proprio con don Demasi il 30 novembre del 2011, quando oltre 80 universitari si recarono per la prima volta da lui con l’obiettivo di studiare sul campo le dinamiche criminali e il linguaggio del potere mafioso.
È opportuno sottolineare che i ‘laboratori in situazione’ di Pedagogia dell’Antimafia vengono svolti senza ricorrere all’utilizzo di denaro pubblico, come del resto tutte le altre proposte culturali e pedagogiche del progetto, e che l’uscita didattica a Polistena sarà completamente gratuita per gli studenti e le studentesse partecipanti al momento formativo.
L’iniziativa di lunedì 21 novembre si chiuderà con il rinnovo dell’adesione al locale coordinamento di Libera del Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia Unical.