Autonomia: Occhiuto, dico sì, ma prima garantire diritti civili e sociali
2 min di lettura“La Costituzione va attuata tutta: l’articolo 116, il 117 e il 119. Dalla riforma del Titolo V questi articoli sono rimasti sulla carta. Non ho pregiudizi nei confronti dell’autonomia differenziata, l’ho detto al ministro Calderoli. Ci sono alcune materie che possono essere demandate alle Regioni e che possono diventare un’opportunità e un’occasione di sviluppo per tanti territori”
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervistato da Lavinia Spingandi ad “Agenda”, su SkyTg24.
“Ma l’autonomia differenziata, per funzionare, ha bisogno che i diritti civili e sociali siano garantiti nello stesso modo dappertutto, attualmente non è così nel nostro Paese.
Le risorse per i servizi essenziali devono essere erogate non in ragione dell’ingiusto criterio della spesa storica – finora è stato così -, ma in ragione dei fabbisogni. Per fare questo deve funzionare il fondo di perequazione, che non ha mai funzionato.
Quindi, sì all’autonomia differenziata, a condizione che siano realizzate anche le altre indicazioni che ci dà la Costituzione.
L’autonomia differenziata nella nostra Carta è una possibilità che si può dare alle Regioni, invece il riconoscimento dei diritti allo stesso modo, su tutto il territorio nazionale, è indicato come un dovere dello Stato.
Allora, realizziamo tutto: prima i doveri e poi le possibilità”, ha sottolineato il governatore Occhiuto.