Reddito cittadinanza, verso stop per occupabili da gennaio 2024
2 min di letturaAssegno ridotto nel 2013 da 12 a 8 mesi. Verso taglio del cuneo fiscale, misura da 5 miliardi per i lavoratori
Stop al reddito di cittadinanza a partire dal gennaio del 2024 per i cittadini occupabili.
L’assegno del reddito di cittadinanza per gli ‘occupabili’ nel 2023 sarà ridotto “da 12 a 8 mesi”.
Nulla cambia, invece, per gli ‘inoccupabili’, che continueranno a vedersi accredito a fine mese il reddito di cittadinanza.
Questa la soluzione alla quale lavora in queste ore il governo, in vista della riunione del Consiglio dei ministri in programma alle 20.30. Il punto di caduta per evitare stop traumatici, riferiscono fonti di governo, prevedrebbe dunque un periodo ponte, con corsi di formazione ad hoc per gli occupabili finalizzati ad agevolarne l’ingresso nel mondo del lavoro. Soluzione paracadute, raccontano, caldeggiata dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone.
Il 2023, dice Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario con delega all’attuazione del programma di governo, sarà “un anno transitorio nel quale tutte le persone in difficoltà saranno tutelate e chi è in grado di lavorare, invece, avrà una riduzione dei mesi di sostegno”.
“Dal 2024 rivedremo l’intero sistema lavorandoci su per garantire pieno sostegno ai bisognosi e inserire nel mondo del lavoro chi invece è in grado di lavorare”, aggiunge l’esponente di Fdi.
“Non abbiamo mai voluto riformare il reddito di cittadinanza per fare cassa, non era quello il senso. Il senso è ottimizzare le risorse a sostegno dei bisognosi e per l’inserimento nel mondo del lavoro. E’ quello che vogliamo fare, a prescindere dalla questione di cassa”.
Sembrerebbe confermato, a poche ore dal Consiglio dei ministri sulla manovra, anche il taglio del cuneo fiscale interamente a beneficio dei lavoratori. Il taglio ammonterebbe a 2 punti per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro -proroga alla misura introdotta dal governo Draghi- mentre salirebbe a 3 punti, questo l’elemento di novità, per i redditi fino a 20mila euro. In tutto la misura assorbirebbe 5 miliardi, spiegano fonti di governo.