#ComproSottoCasa. Torna la campagna natalizia di Confcommercio
2 min di letturaDopo l’emergenza Covid, famiglie e imprese vivono oggi una nuova pandemia nella quale inflazione, caro energia e il protrarsi della guerra in Ucraina condizionano i comportamenti di consumo – orientati al risparmio e alla prudenza – generando un diffuso senso di incertezza
C’è però, ed è forte, la voglia di normalità e soprattutto il desiderio di trascorrere con un po’ più di serenità le prossime festività natalizie. Possibilmente rispettando la tradizione, anche attraverso il “rito” del regalo.
Per questo motivo, Confcommercio Calabria, in linea con la confederazione nazionale, ha lanciato anche quest’anno la campagna social “#ComproSottoCasa perché mi sento a casa”.
L’obiettivo della campagna è quello di valorizzare il ruolo di aggregatore sociale che le attività commerciali – come negozi, bar, ristoranti – svolgono nelle città ed evidenziare il forte legame che esiste tra gli abitanti di un quartiere e i suoi negozi.
Un legame che nello spot lanciato in questi giorni “mostra come i negozi cittadini siano non solo un elemento economico di vitale importanza, ma anche luoghi in cui ognuno conserva ricordi dall’infanzia fino all’età adulta – ha dichiarato il Presidente di Confcommercio Calabria Klaus Algieri – acquistando nelle attività delle nostre città continuiamo a creare nuovi ricordi e a far battere quello che è il cuore pulsante della nostra economia, che mai come in questo momento ha bisogno di essere supportato.
C’è chi fa accordi per sostenere il commercio online, che precisiamo non va demonizzato, ma lo abbiamo visto con la pandemia se chiudono i negozi muoiono le nostre città.
Il digitale deve essere un elemento aggiuntivo di miglioramento, ma non la soluzione al problema – ha proseguito Algieri. Le nostre città soffrono lo spopolamento e se non incentiviamo l’iniziativa economica probabilmente andremo incontro ad una inesorabile desertificazione.
È importante quindi adottare misure a tutela del commercio fisico. I negozi pagano le tasse, sostengono l’economia, i grandi colossi digitali invece portano poco o niente alle casse regionali e statali.
In questo, ha concluso Algieri, un ruolo centrale deve essere assegnato alle associazioni di categoria, che non vanno baipassate con la creazione di strumenti di dialogo alternativi, ma vanno ascoltate e coinvolte su queste tematiche e non solo in campagna elettorale.
Noi continueremo a batterci a tutela delle nostre attività perché crediamo fortemente che esse rappresentano e continueranno a rappresentare l’anima delle nostre città.