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Agli stagionali Sacal GH inaccettabile contentino. Si rispettino accordi sindacali

3 min di lettura
rosario piccioni

Dai lavoratori stagioni Sacal GH arriva purtroppo l’ennesimo grido di disperazione

Comunicato Stampa

Dopo l’appello dei giorni scorsi ai vertici della società e al presidente Occhiuto, ai lavoratori Sacal arriva un inaccettabile contentino che in altro modo non possiamo definire se non una presa in giro: richiamati soltanto per un mese per l’attuale stagione invernale, con un numero di ore dimezzato.

Stiamo parlando di lavoratori e padri di famiglia nel precariato da ormai 15 anni, che hanno maturato esperienze e competenze professionali per poter offrire stabilmente un contributo indispensabile al buon funzionamento del principale aeroporto calabrese, e che continuano a vivere in una intollerabile situazione di precarietà lavorativa ed esistenziale che non è più accettabile.

Personalmente ho seguito l’ “odissea” che i lavoratori hanno vissuto in particolare nei due anni di emergenza sanitaria, con la forte riduzione del traffico aereo anche per il nostro scalo, e anche ora che la situazione è ormai in una fase di piena normalizzazione e di ripresa, la condizione dei precari Sacal non cambia. Invece di rispettare gli accordi sindacali assunti con la precedente gestione e avviare un serio investimento su figure che ormai hanno esperienza e competenza, si continua con un uso inaccettabile dei lavoratori come “tappabuchi”.

Tutto questo mentre è evidente quanto bisogno ci sia di nuove unità pienamente inserite nella gestione ordinaria dell’aeroporto, che registra una costante crescita di flussi di anno in anno, con l’aumento di voli nazionali e internazionali: abbiamo visto i disservizi della scorsa estate sul servizio di assistenza ai passeggeri con disabilità e mobilità ridotta, tema su cui ho presentato un’interrogazione che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale.

Anche sulla gestione Sacal, in particolare per quanto riguarda la tutela dei lavoratori precari, gli annunci roboanti di Occhiuto all’insegna dello stop al precariato si scontrano con la realtà che vivono tanti operatori e padri di famiglia che ad oggi permangono in una situazione di instabilità e incertezza.

Rivolgo un appello al presidente Occhiuto e allo nuovo management del presidente Franchini, anche in vista dell’incontro con le organizzazioni sindacali di oggi, perché si diano immediatamente risposte ai lavoratori precari Sacal e si avvii un percorso che porti verso una stabilizzazione di operatori che, da quindici anni, offrono il loro servizio nel nostro aeroporto.

Chiedo sin da ora, e lo rifarò in occasione del consiglio comunale in cui sarà discussa l’interrogazione, al sindaco Paolo Mascaro e al rappresentante in Cda del Comune di Lamezia Terme di non essere, come sempre sulle vicende Sacal, “spettatori silenti e passivi” ma di portare avanti la giusta battaglia per garantire i diritti dei lavoratori e la qualità di servizi che merita un aeroporto internazionale di rilevanza strategica.

Ai lavoratori e alle loro famiglie va la mia personale solidarietà con l’augurio che finalmente, dalla Regione e dall’attuale management Sacal, si passi dalle parole e dagli annunci ai fatti. Basta precariato all’aeroporto di Lamezia Terme!

Rosario Piccioni
consigliere comunale “Lamezia Bene Comune”

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