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Lamezia. Presentazione Progetto educativo di contrasto al randagismo

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Cani randagi

Presentato giorno 14 dicembre in Comune, durante i lavori della terza commissione, il Progetto AMI..AMO…Li  illustrato dalla Prof.ssa Ninfa Marilena Vescio in collaborazione con Antonietta D’Amico, Presidente della stessa Commissione Sanità, Ambiente e Politiche Sociali, che ha fortemente voluto e sostenuto l’iniziativa e la Presidente dell’Associazione ONLUS Rifugio Fata Rossana Longo.

Nell’esporre il progetto didattico è stata messa in risalto la necessità di incentivare negli studenti degli Istituti di ogni ordine e grado una cultura dell’animale con particolare attenzione alla diversità e alla crescita del senso di responsabilità sia del singolo che della collettività, soffermandosi sull’obiettivo principale che è quello di incrementare la sensibilizzazione e l’empatia negli studenti nei confronti delle categorie più deboli della società, nella fattispecie degli animali e dei loro diritti e dei nostri doveri nei loro confronti, quando decidiamo di accoglierli entro le nostre vite.Imparare a curare e rispettare gli animali, si è puntualizzato, è il più importante codice preventivo per la rinuncia alla violenza e all’aggressività nel comportamento sociale ma per rompere il cerchio della violenza e prepotenza, è necessario promuovere nei ragazzi, sin dall’età più precoce, la cooperazione, l’empatia e il rispetto di tutti gli esseri viventi a partire proprio dagli animali di affezione liberi sul territorio o compagni di vita.

Si è fatto riferimento alla legge quadro 14 agosto 1991 n. 281, che enuncia il principio generale secondo il quale “lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente”.

La dott.ssa D’Amico  ha sottolineato in particolare uno dei punti focali del progetto che riguarda l’annosa questione dell’abbandono, fenomeno connesso al randagismo, alla sterilizzazione, alla microchippatura.

Ci si è soffermati anche sull’importante contributo che potrà essere dato per la buona riuscita dell’iniziativa dalla cooperazione con le guardie zoofile e carabinieri forestali con focus sui maltrattamenti, con i medici veterinari e le associazioni animaliste presenti sul territorio.

Il progetto sarà avviato nel corso del secondo quadrimestre anche per favorire le uscite degli studenti per visitare le colonie feline censite, rifugi e canili presenti sul territorio.

La Prof.ssa Vescio conclude l’intervento con l’augurio che questa nuova Materia Sperimentale, che ha come obiettivi fondamentali la CONOSCENZA del mondo animale, la COSCIENZA del diritto al RISPETTO e all’AMORE che tutti gli altri esseri viventi hanno, possa essere ripetuta nel corso dei successivi anni scolastici perché, come si è fatto notare nel corso della seduta “ educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto.”

 

Antonietta D’Amico 

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