Acqua, Rubino e Gianturco: ennesimo disservizio, classe dirigente irresponsabile
2 min di letturaL’ennesimo guasto alla rete idrica avvenuto a Lamezia Terme, attesta in maniera incontrovertibile da una parte le chiare responsabilità di Sorical su quanto sta accadendo e dall’altra la mancata azione di tutela e vigilanza, da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme, sul territorio comunale e sui lavori che avrebbero dovuto essere eseguiti per risolvere la problematica.
E’ quanto affermano Rosy Rubino e Mimmo Gianturco, consiglieri comunali di Lamezia Terme.
“Tempo fa – ricordano i consiglieri comunali – il sindaco Mascaro espresse soddisfazione “per l’apertura del cantiere Sorical volto al rifacimento di un primo tratto di quasi due km dell’acquedotto Sambuco”.
“Si tratta di un importante intervento strutturale e non di mero ripristino, che finalmente giunge al traguardo” precisò il sindaco. Oggi a distanza di tempo da quelle dichiarazioni trionfalistiche e, a questo punto, propagandistiche del primo cittadino, la popolazione di Lamezia Terme è continuamente tediata, come e più di prima, dai continui disservizi dovuti alla carenza idrica e i ristoratori sono costretti a subire continue perdite economiche a causa di un atteggiamento irresponsabile e indifferente di che amministra e gestisce la cosa pubblica”.
“La situazione è drammatica e sotto gli occhi di tutti: non c’è stato – puntualizzano Rubino e Gianturco – alcun intervento strutturale e tantomeno risolutivo, come asseriva il sindaco, ma continui, risibili e inaccettabili disaggi creati ai cittadini. Non è più possibile andare avanti in queste condizioni: la città di Lamezia Terme ha bisogno di una classe dirigente che abbia a cuore gli interessi del territorio operando con serietà, scrupolosità, sacrificio e, soprattutto, in maniera risolutiva sulle tante problematiche esistenti”.