40 anni fa Adriano Panatta diventava re di Francia
2 min di letturaEra il 13 giugno di quarant’anni fa quando Adriano Panatta salì sul trono di Francia battendo Harold Solomon nell’ultimo atto del Roland Garros, uno dei quattro tornei del Grande Slam del tennis mondiale. Da quel giorno, nessun altro tennista italiano di sesso maschile (tra le donne ci riuscì Francesca Schiavone nel 2010) è stato capace di ripetere quella grande impresa.
Panatta fu il secondo italiano di sempre dopo Nicola Pietrangeli (trionfatore a Parigi nel 1959 e nel 1960) a imporsi nel maggiore torneo sulla terra rossa. Iniziato il torneo da testa di serie numero 8, il tennista azzurro classe 1950, raggiunse la qualificazione alla partita decisiva battendo ai quarti il leggendario svedese Björn Borg (trionfatore delle ultime due edizioni) e, in semifinale, l’americano Eddie Dibbs. Nella finalissima Slam si trovò di fronte un altro tennista a stelle e strisce, Harold Solomon numero 7 del tabellone. Adriano Panatta trionfò battendo l’ostico sfidante con i parziali di 6-1 /6-4 / 4-6 / 7-6.
Fu l’anno d’oro per il tennista romano allora ventiseienne e all’apice della sua carriera sportiva: Adriano trionfò a maggio agli Internazionali d’Italia piegando in finale l’argentino Guillermo Vilas, il 13 giugno ottenne il titolo nella citata finale dell’Open di Francia, ad agosto si erse al quarto posto delle classifiche mondiali diventando il primo tennista italiano ad arrivare così in alto (nel 2011 l’eguagliò tra le donne sempre Francesca Schiavone), e concluse l’anno alzando, al cielo di Santiago del Cile, la prima e unica Coppa Davis tinta d’azzurro battendo in finale il team sudamericano insieme ai compagni Antonio Zugarelli, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e con capitano della spedizione Nicola Pietrangeli. In quell’occasione, insieme al compagno Bertolucci, indossò una maglietta rossa in segno di protesta contro il regime di Pinochet. Panatta terminò la sua magnifica annata posizionandosi al gradino numero 7 del ranking mondiale.
Presente sui rotocalchi rosa agli inizi degli anni ’70 grazie alla relazione intessuta con la cantante Loredana Bertè (poi sposatasi nel 1989 con l’altro tennista Björn Borg), nell’ultimo decennio è stato assessore allo sport e grandi eventi della provincia di Roma e presente come opinionista in alcuni programmi tv.
Antonio Pagliuso