L’aereo in ritardo, passeggeri a piedi fino alla stazione
2 min di letturaL’aeroporto internazionale di Lamezia Terme è, tra gli aeroporti esistenti in Calabria, l’unico a servizio continuo e costante e scalo principale in regione per voli nazionali e internazionali
Situato in una zona centrale della Calabria a qualche centinaio di metri dall’uscita autostradale e a circa due chilometri dalla stazione centrale di Lamezia Terme che, anche in questo caso, è snodo ferroviario fondamentale per il trasporto su rotaie.
Proprio questi due grandi hub per il trasporto civile e commerciale sono al centro di un acceso dibattito da diversi anni a causa di una scarsa attenzione nel creare un servizio di collegamento efficiente tra i due punti attraverso le navette che, sì, esistono ma con forti limiti evidenziati, ancora una volta, da episodi di ordinaria triste amministrazione.
Non ultimo il caso di due Ultras del Cosenza costretti a percorrere a piedi e nel buio della notte quei due chilometri, su una strada scarsamente illuminata e a scorrimento veloce, per la mancanza di una navetta disponibile: “Una volta fuori l’Aeroporto, non vi era alcuna navetta poiché l’ultima è fino alle ore 23:50 e non si degna nemmeno di aspettare l’ultimo volo come dovrebbe, e per giunta nessun taxi, di quelli famosi che per 2 km ti chiedono l’anima. Di conseguenza, avendo necessità di giungere alla Stazione Centrale, si sono trovati a incamminarsi sotto la pioggia, in mezzo al buio, in una strada ad altissima velocità, rischiando più volte di essere investiti”, come commenta la pagina Ultras Calabria a proposito dell’accaduto.
La vicenda, infatti, riflette l’esistenza di un fallace sistema di coordinamento e della poca cura nella gestione di un servizio non solo utile e fondamentale ma, molto banalmente, incentivante di un turismo calabrese che vuole essere il fiore all’occhiello di questa regione e su cui si puntata ormai da anni.
Investiamo in pubblicità in grossi centri metropolitani per aumentare il traffico di turisti stagionali, parliamo di ponti, nuove infrastrutture, centri cinematografici di grande rilievo ma a quanti di noi è capitato di incontrare, soprattutto durante le assolate giornate estive, gruppi di turisti sconfortati e visibilmente stanchi lungo il tratto che collega l’aeroporto e la stazione dei treni.
Una navetta non solo può salvare delle vite, ma anche il turismo.
Renato Failla