Reflui fognari nel perimetro ospedaliero, Gianturco e Rubino: “Ritardi inaccettabili del sindaco”
2 min di letturaL’inaccettabile ritardo con il quale il sindaco Mascaro ha emesso un’ordinanza per il ripristino dei tratti fognari del campo rom di Scordovillo è di una gravità inaudita
E’ quanto affermano Mimmo Gianturco e Rosy Rubino, consiglieri comunali di “Lamezia Prima di Tutto”, che sulla questione hanno presentato apposita interrogazione.
“L’inerzia del sindaco sulla vicenda – aggiungono – è stata palese, confermando, per l’ennesima volta, i ritardi e l’inefficienza della Giunta comunale in tutti i settori dell’amministrazione pubblica. Nel caso specifico è opportuno ricordare che già in data 12 novembre 2022 la stampa locale aveva denunciato la preoccupante presenza di una fogna a cielo aperto proveniente dal vicino campo rom con sversamento di reflui fognari all’interno del perimetro ospedaliero. Nelle successive settimane notizie dello stesso tenore erano state riportate dai quotidiani regionali e, addirittura, in data 09 febbraio 2023, anche da testate giornalistiche nazionali come Mattino5 di Mediaset con una diretta sul posto. Di conseguenza, non si comprende come il primo cittadino, in qualità di massima autorità sanitaria locale e vista l’assoluta gravità della situazione, abbia aspettato diversi mesi prima di emettere apposita ordinanza. Anche perché in materia di igiene e sanità pubblica – precisano i consiglieri comunali – spetta al sindaco l’emanazione delle ordinanze di carattere contingibile e urgente con efficacia estesa al territorio comunale a norma dell’art. 32 della legge n. 833 del 1978”. “A questo punto ci auguriamo che l’amministrazione comunale, anche se con imperdonabile ritardo, ripristini in tempi celeri – proseguono Gianturco e Rubino – i tratti fognari interessati e verifichi se lo sversamento di reflui fognari abbia prodotto eventuali danni alla collettività, predisponendo approfondita relazione”.
“Siamo di fronte – concludono i consiglieri comunali di Lamezia Prima di Tutto – ad una pagina di cattiva gestione della cosa pubblica. Una condizione che incessantemente, e senza alcuna tregua, investe un’amministrazione comunale lontana anni luce dal territorio e dalle istanze dei cittadini”.