Covid e fuga virus da laboratorio Cina, Usa rilanciano ipotesi
3 min di letturaLo afferma un rapporto di intelligence recentemente consegnato alla Casa Bianca
Il dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha concluso che la pandemia di Covid è stata molto probabilmente provocata da una fuga da un laboratorio in Cina.
E’ quanto emerge da un rapporto di intelligence classificato recentemente consegnato alla Casa Bianca ed a membri chiave del Congresso, rivela oggi il Wall Street Journal.
Secondo quanto riferito dal Wsj, il dipartimento dell’Energia, sulla base di “nuove informazioni di intelligence, ora crede che il virus sia fuoriuscito per un errore da un laboratorio in Cina. Anche l’Fbi sosterrebbe questa tesi, ma altre agenzie invece ancora pensano che la pandemia sia il risultato di trasmissione naturale. Per questo, la conclusione a cui è arrivato il rapporto del dipartimento di Energia viene caratterizzata come a “basso livello di affidamento”.
Non abbiamo “una risposta definitiva” sulla possibilità che l’epidemia di Covid sia stata provocata da una fuga di laboratorio, dice il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, intervistato dalla Cnn sullo scoop del WSJ. “Quello che posso dirvi è che il presidente Biden ha ordinato, ripetutamente, ad ogni elemento della intelligence community di riservare ogni sforzo e risorsa per andare a fondo alla questione”, ha detto ancora Sullivan.
Sullivan, interpellato dalla Cnn, ha quindi affermato che “al momento non abbiamo una risposta definitiva che sia emersa dall’intelligence community sulla questione”. “Se otterremo ogni ulteriore informazione o indicazione, la condivideremo con il Congresso e poi con il popolo americano”, ha poi aggiunto sottolineando che c’è “un’ampia varietà di posizioni” all’interno dell’intelligence Usa.
Per mesi, le ipotesi relative all’origine della pandemia hanno acceso i riflettori sulla città cinese di Wuhan. A luglio dello scorso anno, sulla rivista Science sono stati pubblicati 2 studi secondo cui il covid 19 sarebbe partito dagli animali vivi venduti nel mercato di Wuhan. L’analisi coordinata dal professor Michael Worobey – direttore del Dipartimento di ecologia e biologia dell’università dell’Arizona – ha coinvolto esperti di diverse nazionalità e ha prodotto i testi che escludono di fatto ogni ipotesi alternativa per l’origine della pandemia. Secondo gli autori, il passaggio del virus dagli animali all’uomo si è prodotto in due eventi distinti, nel mercato di Huanan – a Wuhan – alla fine del 2019.
Già nell’estate 2021, d’altra parte, le agenzie di intelligence americane hanno iniziato a scandagliare un gigantesco ‘catalogo di informazioni genetiche’ che, una volta decifrate, avrebbero potuto fornire rivelazioni sulle origini del coronavirus. Le attività di intelligence di circa un anno e mezzo fa vennero documentate dalla Cnn: tra i dati, secondo l’emittente, figuravano i modelli genetici ricavati dai campioni del virus studiati nel laboratorio di Wuhan, guardato da molti come la possibile fonte iniziale della pandemia.