Vittime del naufragio: la solidarietà dell’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme
2 min di letturaUnendosi al cordoglio di tutte le istituzioni politiche ed ecclesiali, associazioni, cooperative, organismi partitici e sindacali e cittadini tutti, l’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme esprime solidarietà per le vittime del naufragio consumatosi sulle spiagge del territorio crotonese
L’ennesima tragedia dei migranti, di cui ancora non si conosce il numero esatto delle vittime, non può lasciare indifferenti ma al contrario deve stimolare una attenta e profonda riflessione sui valori che costituiscono elementi fondamentali dell’essere cittadini del mondo, quali appunto la solidarietà e l’accoglienza di ogni singola Persona . Non è accettabile che, nell’era della modernità, ci siano esseri viventi costretti ad emigrare dal proprio paese natio, in condizioni disumane e che, ancora peggio, concludano il proprio peregrinare con drammatiche tragedie.
Quelle bare bianche, colore dell’innocenza, allineate l’una accanto all’altra, sono l’immagine della disumanità dell’uomo che, vestito di progresso, raccoglie i cocci della sua anima frantumatasi in quelle onde.
La drammaticità delle scene purtroppo vissute impone oggi ancor di più di onorare con fatti e con risposte concrete il sacrificio di madri che, imbarcate con i propri angioletti, cercavano di sovvertire il destino di morte in guerra, di morte per fame e stenti e di prigionia del pensiero.
Non dovendo prendere il sopravvento il silenzio, saranno promosse iniziative finalizzate a svegliare l’uomo dal torpore in cui è crollata la sua umanità, cercando insieme di stimolare soprattutto i più giovani ad uno scatto di orgoglio per una reazione netta di fronte ad una società che risulta essere oggi malata di egoismo, indifferenza, superficialità.
Si partirà lunedì 6 marzo, alle ore 17,30, presso il Chiostro di San Domenico, all’interno delle promozioni culturali “Honoris Causa”, con la presentazione della tesi di una studentessa che ha da poco conseguito la laurea magistrale e che lavora proprio al Centro di Accoglienza CARA di Crotone, offrendo così l’occasione per meditare sulla realtà dei migranti.