Sotto la lente. Appeal dell’odio? No, grazie!
2 min di letturaSenza voler fare apologia dei sentimenti, senza voler puntare il dito sull’odio, senza scomodare Hegel per affermare l’indissolubile legame tra Amore e Odio, senza voler pensare che l’abuso del diritto di espressione del proprio pensiero mediante ogni mezzo abbia dato un’arma in mano a chiunque, anziché reso più liberi, senza voler credere che a volte sia più semplice denigrare e ferire, che comprendere e costruire, senza aver paura che si sia innescata una voragine negativa che risucchia tutto, anche ciò che Natura crea nella sua unicità, senza dire altro, ho scelto di inspirare positività dentro di me e ispirare la mia vita a quello che gli yogi chiamano Aparigraha, termine sanscrito per delineare la non possessività, il non attaccamento alle cose e a tutto ciò che blocca la nostra evoluzione e non consente di accettare ogni cambiamento che la vita riserva.
Non è facile, ma è possibile.
Iniziamo a conoscere e amare noi stessi, senza desiderare la vita degli altri, senza perdere tempo prezioso a coltivare invidia, ma solcando la nostra strada con sacrificio e felicità bagnata d’entusiasmo.