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La provocazione del Cavatore

3 min di lettura
Alessandro Testa e 3 scatti

La fotografia dissacrante di Alessandro Testa

L’8 marzo di quest’anno si arricchisce del gusto della provocazione con gli scatti di Alessandro Testa, lo scrittore e fotografo che ha stravolto l’immagine classica del “Cavatore”, simbolo di Catanzaro, con la complicità dell’eclettica attrice, regista e autrice Angelica Artemisia Pedatella: arrampicata sulla roccia, ha dato vita alla performance fissata nel ritratto fotografico dissacrante.

«È stata un’idea di Alessandro – spiega Angelica Artemisia – che mi ha subito divertito. Ha cambiato il senso delle cose e, a volte, cambiare il senso significa riportare all’attenzione della gente il significato originale di quelle stesse cose, attirardo l’attenzione e ricordando l’esistenza di qualcosa di importante. E poi la sua creatività mi piace. Da sola non avrei avuto il coraggio di fare una cosa del genere, ma mi butto a capofitto nelle avventure e mi piace… Soprattutto se devo arrampicarmi da qualche parte».

Il ritratto, autorizzato dal Comune di Catanzaro, è frutto della necessità di offrire una immagine provocatoria della donna proprio durante la festività di marzo, per rinforzare il senso della forza immaginativa della fotografia. «La fotografia mi aiuta a raccontare usando un linguaggio alternativo alla parola – spiega l’autore Alessandro Testa. – Nelle mie foto c’è sempre la presenza umana col suo vissuto. Due occhi dicono molto più di una pagina, un volto è poesia ben più profonda di un sonetto. Prediligo i ritratti femminili, posati e ambientati».

Cavatore

Già membro del team della Compagnia Teatrale BA17, Alessandro Testa ha recentemente presentato il suo romanzo “L’ora mortale” e nel suo eclettico muoversi tra ombre e luce, tra fiumi di parole e assenza di parole, spiega la sua poetica come un “percorso” e non un evento: «Il passaggio dall’ombra alla luce è un tragitto di conoscenza che parte dal buio di ciò che non conosciamo del mondo femminile a causa dei ruoli sociali che ci vengono inculcati, fino alla luce di quello stesso mondo che ci appare quando abbandoniamo i luoghi comuni».

Nei tre scatti inediti che l’artista presenta a Catanzaro, nei locali EX STAC di Piazza Matteotti dal 4 all’8 marzo, la riflessione sulla condizione femminile punta ad utilizzare l’opera d’arte per offrire la possibilità delle diverse prospettive. «Anche ciò che ci appare in un certo modo – continua Testa – può, se visto con occhi diversi e in un altro contesto, testimoniare l’esigenza di un cambiamento sociale. Il ruolo dell’opera d’arte si fa quindi politico e didascalico».

Gli artisti del team BA17 continuano ad invadere con la loro creatività il territorio, mentre preparano l’uscita della nuova opera di poesia visiva dal titolo “Gli occhi delle donne”, firmato alla regia da Angelica Artemisia Pedatella, e di un nuovo evento del progetto “NOSTOS – Teatro e Danza del Sud”, che offre uno sguardo ancora diverso su questa festività. L’8 marzo del 2023 è realmente una giostra di creatività che diverte, emoziona e stravolge tutto ciò che potevamo pensare sulle donne.

 

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