Longobardi. Presentato “Visioni Turistiche”, libro di Debora Calomino
3 min di letturaPresentato “Visioni Turistiche”, libro di Debora Calomino, nel teatrino comunale di Longobardi
Ci troviamo nell’area tirrenica cosentina, in collina, a ridosso di una statale 18 immersa fra mareggiate e nebbia che, salendo nelle campagne di Longobardi, diventa più fitta e affascinante. Il teatrino comunale è una costola dell’antica chiesa Matrice, risalente al ‘600, accanto a imponenti palazzi storici nobiliari.
La sala gremita accoglie una tematica attuale, toccata da più punti di vista, e raccogliendo l’attenzione dei partecipanti dal pubblico. A fare i saluti il vicesindaco di Longobardi, avvocato Antonio Costabile, a seguire gli interventi di Valeria D’Agostino, che ha coordinato l’evento nonché promosso con “Animal Farm Longobardi” fattoria didattica creata insieme a Samuele Garritano.
Successivamente ad addentrarsi nel vivo del libro l’autrice Debora Calomino, originaria di San Lucido, e infine l’intervento conclusivo di Francesco Saliceti, operatore enogastronomico e imprenditore, ristoratore di Degusteria Magnatum a Longobardi.
“Per fare turismo occorre un cambio di mentalità, fare cultura – dice Calomino -, bisogna collaborare fra cittadini e istituzioni, ci vuole insomma una visione di insieme comune”.
Il turismo, soprattutto nelle aree interne o aree spopolate, si concentra perlopiù d’estate, con il turismo balneare, cosiddetto turismo di massa. Il turismo che è pure economia, però, necessita di uno sguardo più ampio, rivolto al territorio, che è fatto di lentezza, sostenibilità, condivisione, dunque turismo di nicchia. Da queste due distinzioni emerge una esigenza: la destagionalizzazione, cioè il tentativo di riempire anche i periodi vuoti. Come? Attuando delle trategie.
All’incontro, presente anche il direttore del GAL Savuto, dottore Aceti. “Ci sono diverse opportunità con bandi e finanziamenti – spiega Aceti -, i giovani possono avvicinarsi a più settori, quali l’agricoltura e il turismo, non serve più lamentarsi, occorre fare, progettare”. Di pari passo c’è la volontà di collaborazione fra singoli innanzitutto, fra attività commerciali, e fra istituzioni. Affinché di turismo non si continui a parlare ma si cominci a praticare è importante avviare un discorso orientato allo scambio, in antichità era il baratto, ora sharing economy.
Risolutivo anche l’intervento di Francesco Imbronisi, Terre D’Amare e Confesercenti, che mette il rilievo l’esigenza per imprenditori balneari di avere l’intera stagionalità, ovvero che i lidi vengano lasciati con le proprie strutture più a lungo possibile, senza scadenze dirette allo smontaggio immediato. “Solo così incentiviamo il turismo, dando la possibilità a tutti di fare una vacanza anche ad ottobre per esempio”, dice.