Lega: istituzioni sciolgano Amministrazione comunale di Reggio Calabria
3 min di letturaLe motivazioni della sentenza emessa dalla Corte di Appello che ha condannato il sindaco, poi sospeso per la legge Severino, è di estrema gravità e descrive un quadro di pesanti illegalità
Comunicato Stampa
In sostanza, i giudici di secondo grado evidenziano di una «evidente violazione di legge finalizzata a favorire l’imprenditore Zagarella», ma anche di «un interesse personale» del primo cittadino.
Per i maggiori giornali Falcomatà è il regista di quanto accaduto nel processo Miramare e l’affidamento dell’albergo a Zagarella «è stato il vero obiettivo del disegno criminoso promosso da Falcomatà».
Condotte volontarie eseguite esclusivamente per un tornaconto personale per assicurarsi la propria base elettorale. Questo è quello che si legge, tra l’altro, nella motivazione della indicata decisione. Parole e frasi molto forti e pesanti che descrivono una situazione di estrema illiceità nella gestione della cosa pubblica.
Se a questo si aggiunge il procedimento che interessa Castorina e tanti altri amministratori per i “brogli elettorali” la situazione appare, veramente, insostenibile. Può la città metropolitana essere amministrata da un gruppo di persone che sono state colpite da tali indagini ed hanno portato già alla sospensione di molte persone, oltre che alla emissione di provvedimenti cautelari? Certamente no.
Ed, ancora, non bisogna dimenticare la vicenda di Giovanni Muraca, ex assessore della giunta Falcomatà, che è stato sospeso da consigliere comunale per la legge Severino, ma è stato, poi, eletto consigliere regionale e solo in questi giorni è stato ancora sospeso dal Consiglio dei Ministri, per una condanna, anche in appello, nel processo Miramare, e sostituito da Antonio Billari.
Una situazione fortemente degradata e che dimostra di come la politica a Reggio Calabria sia fortemente inquinata.
Ci saremmo aspettati, dopo queste gravi vicende, che ci fosse un passo indietro al fine di consentire ai cittadini di eleggere una nuova classe dirigente, ma nessuno si muove e non si ha nemmeno un minimo di rossore.
Nel frattempo, però, la città è caduta nel massimo degrado e rischia, veramente, di perdere risorse e progettualità.
Tali condizioni avrebbero dovuto portare, anche, allo scioglimento del Consiglio comunale con un dovuto provvedimento del Ministero degli Interni, ma sino ad ora nulla di ciò è avvenuto.
Ed, allora, i cittadini della maggiore città calabrese possono solo sperare che il nuovo segretario dei Dem, Elly Schlein, voglia fare pulizia e obblighi i suoi a dimettersi per ridare dignità alla città ed allo stesso partito.
Ma, anche questa è una labile speranza che, molto probabilmente, rimarrà tale, essendo il limite della vergogna oramai molto dilatato.
Lo dichiara Giacomo Francesco Saccomanno, Commissario Regionale della Lega.