Lamezia. Italexit: cittadini Caronte abbandonati dal comune
3 min di lettura“Chiediamo di ascoltare la voce dei cittadini”
Era il mese di novembre quando oltre cento persone, residenti nella Frazione hanno sottoscritto, e protocollato presso il Comune, la petizione popolare. È piuttosto grave che un’Amministrazione Comunale ignori la volontà dei cittadini, specie in merito a questioni di una certa rilevanza, come la sicurezza stradale. Eppure, dobbiamo registrare l’assoluto disinteresse dell’Amministrazione comunale e del Sindaco, rispetto alla petizione popolare sottoscritta da centinaia di cittadini e di residenti della frazione Caronte, che non ha ottenuto il minimo riscontro e a cui nessuno si è degnato di rispondere. Così facendo, inoltre, come dicevamo, si mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Come si ricorderà, attraverso la petizione popolare protocollata presso il Comune di Lamezia Terme e presso la Provincia di Catanzaro, i cittadini invocavano con forza la massima attenzione e considerazione verso la frazione di Caronte di Lamezia Terme, al fine di programmare interventi strutturali a medio e lungo termine. Abbiamo anche inoltrato formale richiesta di incontro al sindaco, anch’essa rimasta inevasa. L’oggetto della petizione, è bene ricordarlo, è riassunto nei seguenti punti. Si chiedeva:
A) La collocazione all’interno del Comune di Lamezia Terme di “limitatori di velocità” lungo la sede stradale di Via Borboni di Napoli, frazione Caronte, ai sensi dall’articolo 42 comma 2 del Codice della Strada, che li classifica come “segnali complementari”, mentre la normativa di riferimento è l’articolo 179 del regolamento d’attuazione dello stesso Codice. L’obiettivo primario che si vuole perseguire attraverso la collocazione dei suddetti limitatori è quello di ridurre sensibilmente la velocità di tutti i veicoli che si trovino a transitare nella su citata arteria stradale, al fine di garantire al meglio la sicurezza e l’incolumità di quanti, pedoni e ciclisti, abbiano a circolare lungo tale via. Non vogliamo evocare episodi tragici, avvenuti proprio nel recente passato. Oltre alla responsabilità oggettiva, ce n’è anche una morale: quando i veicoli sfrecciano in un centro abitato ad alta velocità, la sicurezza dei cittadini deve essere salvaguardata in qualche modo.
B) Il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, in alcuni punti completamente assente.
C) La zona in questione è caratterizzata da un centro abitato, con la costante presenza di veicoli in transito verso la zona “Terme città di Lamezia”, quindi con la costante presenza di bambini e ragazzi, residenti e non, nonché di numerosi pedoni e ciclisti. Si fa anche presente che la zona cosiddetta “Gurna” si presenta agli occhi dei visitatori e turisti alquanto fatiscente, e soprattutto carente dal punto di vista della sicurezza (zona parcheggi). Per tale motivo si chiede la messa in sicurezza della staccionata in legno adiacente proprio la zona parcheggi, oggi completamente divelta.
D) La pulizia e la manutenzione costante di strade e marciapiedi (meccanica e a mano), ed una manutenzione costante e programmata del verde pubblico.
E) La pulizia e manutenzione del fiume Bagni, contrassegnato dalla presenza di vegetazione spontanea di ogni genere, un ulteriore motivo di potenziale pericolo per cose e persone.
La Petizione è stata inviata al sindaco, Paolo Mascaro, al presidente della Provincia, Amedeo Mormile, all’assessore all’Urbanistica, Francesco Stella.
È l’ultimo appello pubblico che rivolgiamo nei confronti della Giunta Comunale e confidiamo che anche il Consiglio Comunale si faccia carico di tale richiesta. Chiediamo a gran voce di ascoltare la voce dei cittadini, diversamente nessuno si lamenti circa le future forme di protesta.